“Punto esclamativo e parola fine. Che poi, in realtà, sarebbe l’inizio: quello del Sousa bis. «Resto, e sono felicissimo» le paroline magiche pronunciate ieri a mezzo stampa dal portoghese. Sostiene di averlo sempre detto, ma in realtà così chiaro non lo è stato mai. Del resto che qualcosa di importante dovesse essere comunicato, lo si era capito a metà mattinata. Conferenza del tecnico slittata di oltre mezzora «causa ritardo dell’allenamento», aveva fatto filtrare l’ufficio stampa viola. In realtà la seduta era finita da un po’ e i giocatori stavano già lasciando il centro sportivo. Dentro, invece, erano rimasti lo stesso Sousa e il patron Andrea Della Valle. Circa un’ora di confronto tra le parti prima di partorire la decisione definitiva. «Ho parlato con Andrea, mi ha ulteriormente confermato la voglia di lavorare e crescere insieme. Resto, felicissimo di farlo». Queste le frasi pronunciate in apertura di conferenza dal tecnico. Frasi che la proprietà aspettava di sentire da tempo. «Sono contento delle sue parole» la risposta dello stesso Andrea Della Valle nel tardo pomeriggio. «È stata una giornata molto proficua – ha proseguito il patron –: ora costruiremo una Fiorentina ancora più forte che possa lottare per vincere finalmente un trofeo. Prima però conquistiamo l’Europa, con il Palermo sarà la sfida più difficile dell’anno. Il Sassuolo è vicino e dobbiamo chiudere i conti subito, blindando il quinto posto. Dopo che, purtroppo, abbiamo già regalato il quarto»”.
UNICO RIFERIMENTO “Difficile credere che le tante incomprensioni del passato siano svanite tutte in un colpo. Però da ieri il primo punto fermo per la Fiorentina che verrà è stato certificato. In realtà anche il secondo. Sousa in panchina quindi. E soprattutto il presidente esecutivo Mario Cognigni che continuerà ad avere pieni poteri. Anzi, se possibile, li aumenterà. Lo ripete tre, quattro, cinque volte Paulo Sousa. Affinché il concetto venga assimilato. «Nella prossima settimana Cognigni prenderà in mano tutta la programmazione per il futuro – dice Sousa –, c’è il desiderio comune di migliorare: e lui sarà il punto di riferimento di tutti noi». Soddisfatto, il portoghese, di avere un unico referente cui fare capo. Emanazione diretta della proprietà. «Io non mi giudico, ma i calciatori meritano 8 in pagella per quanto fatto» chiude il tecnico. A proposito di calciatori. E bandiere. Dopo 11 anni oggi sarà l’ultima di Pasqual a Firenze in maglia viola. Ieri la società gli ha comunicato l’intenzione di non rinnovargli il contratto. «Firenze la tua città, i fiorentini la tua gente. Grazie Manuel» il primo striscione già affisso al Franchi. Oggi sarà una giornata speciale. Prima un tributosorpresa, poi il logico abbraccio di tutto lo stadio. Giusto così”. Questo è quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”