“Continua il «magic moment» del Siracusa, che ha ottenuto al «Nicola De Simone» la terza vittoria consecutiva. Neanche il tifoso più ottimista avrebbe scommesso un euro sui 41 punti degli azzurri a 10 giornate dalla conclusione della stagione regolare. Nei playoff il Siracusa c’è e vuole rimanerci. «Era importante arrivate a 41 punti – dice il tecnico Andrea Sottil –. In questo momento posso anche contare su una squadra in salute». IL FUTURO L’allenatore si è anche soffermato sulle prestazioni di Diakite e Palermo, che non hanno attraversato un buon periodo. «Diakite oggi è un altro giocatore perché oggi il Siracusa è un’altra squadra. Sono contento per quello che sta facendo. Discorso simile per Palermo, che ha giocato una grande partita: lui è un classe ‘95 e può diventare un ottimo calciatore di Lega Pro. La nostra condizione fisica è eccellente, tutto è stato programmato ed i ragazzi stanno lavorando sempre al massimo durante gli allenamenti. La squadra è matura ed è consapevole dei suoi mezzi. Ci sono ancora 10 partite e serve battere sul ferro che è abbastanza caldo. E dalla nostra c’è il fatto di non subire pressioni. Siamo spensierati e questo ci consente di poter affondare. Il mio futuro? Non ci penso. Sono molto attaccato alla città e ho ancora il dente avvelenato per quanto successo cinque anni fa in Prima divisione. Vorrei creare, comunque, le basi per il futuro e si può ancora migliorare e provare a tentare qualcosa di importante». EPISODI Amareggiato, invece, l’allenatore della Vibonese, Salvatore Campilongo. «Potevamo fare qualcosa in più – fa notare – ma questa sconfitta è figlia di una partita nata da due episodi importanti: l’errore iniziale di Scapellato e il primo gol di Catania irregolare perché viziato da un fallo di mano. La rete è da annullare ma arbitro e assistente non hanno visto. Mi assumo le responsabilità del ko contro il Siracusa. Dopo l’10, siamo stati poco attenti, concedendo troppo a una squadra che ha qualità e forza. Ci è mancata la cattiveria e paghiamo assenze importanti. Non molliamo, la squadra è viva. Chiederò ai giocatori di cambiare mentalità»”. Questo quanto scritto da “La Gazzetta dello Sport”.