Gazzetta dello Sport: “Sorrentino e Bolzoni tifosi: «In A come quel Palermo»”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha deciso di riportare le dichiarazioni di due dei protagonisti dell’ultima promozione in serie A del Palermo, ovvero Bolzoni e Sorrentino. Secondo loro i rosanero hanno tutte le carte in regola per ripetersi e conquistare nuovamente la promozione in serie A. Ecco un estratto dell’articolo: Solo un punto in meno rispetto al Palermo di Iachini: mettendo a confronto il cammino della squadra attuale, con quella che nel 2014 stravinse il campionato di B a suon di record, è questo il dato che emerge. Quel Palermo, dopo 27 partite giocate, era primo con 50 punti, 4 in più dell’Empoli. Questo è secondo, ad una lunghezza dal Brescia. A giudicare dal cammino altalenante della compagine di Stellone, soprattutto in quest’avvio del girone di ritorno, non si sarebbe detto. Eppure le cose stanno così.Vero è che la squadra di Iachini prese il volo nella seconda metà della stagione, ma a giudizio di molti addetti ai lavori, anche questo Palermo ha tutto per centrare l’obiettivo, come sostengono pure due ex che con Iachini vissero l’anno della promozione da protagonisti: Stefano Sorrentino e Francesco Bolzoni. TRA MILLE DIFFICOLTÀ «È un dato significativo – commenta il centrocampista lodigiano, oggi uno dei pilastri del Bari in Serie D –, un dato che dimostra quanto la squadra di Stellone stia facendo bene, nonostante qualche intoppo e tutte le difficoltà societarie attraversate quest’anno, problemi che sicuramente hanno reso più pesante e complicata la stagione ai giocatori, quanto meno dal punto di vista mentale. Stellone però sta facendo un ottimo lavoro. Per di più, hanno trovato sulla propria strada un Brescia forse inaspettatamente competitivo, altrimenti con ogni probabilità oggi il Palermo sarebbe in testa alla classifica». Secondo Sorrentino, inoltre, la squadra di Stellone ha un vantaggio non indifferente rispetto a quello di 5 anni fa: «Il Palermo di oggi ha la fortuna di dover giocare meno partite rispetto a quante ne giocammo noi. Non è una cosa da poco, perché la B è un campionato molto logorante. Per il resto la squadra ha tutto per giocarsela e ottenerequella promozione che l’anno scorso è sfuggita di un soffio. Da ex capitano faccio il tifo per loro». «Iachini ha avutograndi meriti –precisa Sorrentino – ma bisogna riconoscereche Gattuso creò la base iniziale da cui ripartire dopo la retrocessione. Il suo contributo è stato fondamentale in quei pochi mesi in cui è stato sulla panchina rosanero». Anche quest’anno c’è stato un cambio tecnico dopo poche giornate e Stellone, a maggio, spera di far festa come Iachini. Un’altra analogia riguarda i marcatori. Il Palermo attuale, così come quello del 2013/14, segna con tanti uomini, soprattutto gli attaccanti. Con Iachini il giocatore più prolifico alla fine si rivelò Hernandez con 14 gol, davanti a Lafferty che andò a segno 11 volte e a Belotti (10 reti). Stellone forse non può contare su potenziali fenomeni, ma anche i suoi attaccanti stanno segnando parecchio e con una certa continuità. Per di più Nestorovski e Puscas sono ormai vicinissimi alla doppia cifra: «Questo è vero, ma resta molto difficile fare un paragone tra le due squadre – sostiene Bolzoni –. Quel Palermo aveva in organico alcuni giocatori che da lì a breve sarebbero esplosi ai massimi livelli. Penso a Dybala, a Vazquez o allo stesso Belotti. Bisognerà vedere tra qualche anno quanta strada avrà fatto chi oggi è a Palermo».