Gazzetta dello Sport: “Sorrentino cambia aria: «Palermo, mi sento vivo. Al Chievo non per soldi». Il portiere via insieme a Vazquez e torna a Verona «Non ho esonerato Ballardini, poi si è scusato con noi italiani»”
“Le lacrime a salvezza raggiunta domenica sera erano il preludio all’addio. Stefano Sorrentino saluta Palermo e torna al Chievo da dove era arrivato tre anni e mezzo fa, dopo una forte rottura col presidente Campedelli. Non ha accettato la proposta di rinnovo di Zamparini, col quale avuto un rapporto controverso. Se ne va col suo stile schietto, dopo anni nei quali ha condensato emozioni diverse come una retrocessione e una promozione, ma anche due salvezze, l’ultima acciuffata davvero per i capelli. Alla base della sua decisione ci sono motivi familiari, ma pure il peso di una stagione logorante, vissuta a lungo sul filo del rasoio e la percezione di non essere considerato centrale al progetto. Lascia insieme a un altro caposaldo come Vazquez che ha annunciato l’ addio. «Ho deciso di non rinnovare il contratto, il motivo più grande è che, dopo un’annata del genere e dopo tanto tempo che sono lontano dalla famiglia, ho deciso di tornare a casa. Le mie figlie crescono e hanno bisogno del papà vicino– dice Sorrentino . Qualcuno ha scritto che l’offerta del Chievo è più vantaggiosa, non è così, quella del Palermo era migliore. Non sono i soldi a farmi cambiare idea. Altrimenti sarei andato in America. Ringrazio Zamparini per l’offerta e per avermi portato qui, oltre che per avermi reso capitano». MALEDIZIONE Un ruolo che a Palermo porta con sé una maledizione. Perché nessuno dei giocatori che ha indossato la fascia negli ultimi anni, da Corini a Liverani, fino a Barreto, ha mai rinnovato. Nel suo caso l’ultimo contatto con la società risale a gennaio, poi il silenzio. «L’ultimo incontro è stato a gennaio, ma anche per la situazione della squadra non c’è stata occasione per tornare a parlare. Se ci fossimo salvati in tranquillità, magari a quest’ora parlavamo d’altro». E poi, c’è quella sensazione di non essere ritenuto essenziale. «Capisco di non poter garantire determinate prestazioni con l’avanzare dell’età, o almeno così si pensa, ma non mi sento pronto per fare la chioccia. Nessuno me l’ha detto, ma il club punta sui giovani. Posavec e Alastra sono ottimi portieri e gli auguro di fare una carriera migliore della mia. Non sarà facile. Se sono il portiere del Palermo con più presenze in Serie A qualcosa vorrà dire». CON BALLARDINI Sorrentino si è sempre esposto, nel bene e nel male, come in occasione della lite con Ballardini a gennaio. Una macchia sulla quale fa chiarezza. «Non voglio più leggere che ho esonerato Ballardini. Se avessi questo potere, avrei un contratto di dieci anni qui a Palermo. Quando è tornato ha radunato me e tutti gli italiani chiedendoci scusa. Era stato influenzato da cose che ha visto ed era convinto che noi italiani non lo accettassimo. Quando abbiamo chiarito sono arrivati i risultati. Non è stata una situazione simpatica per entrambi». Adesso il suo futuro si chiama Chievo, una scelta che equivale a un debito. «C’era stata la rottura, è vero, non con Campedelli, ma con altri dirigenti che c’erano prima. Poi ci siamo chiariti anni fa e lui ha sempre provato a riportarmi a Verona. Ora ho dato la priorità a Campedelli. È un posto che conosco, che mi ha dato tanto. Non mi è piaciuto com’ero andato via e questo ritorno è anche un modo di chiedere scusa»”. Questo quanto si legge sull’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport” in merito all’addio di Stefano Sorrentino che, dalla prossima stagione, tornerà a vestire la maglia del Chievo.