Gazzetta dello Sport: “Sopra la panca il mister cambia, ecco tutti i possibili scenari in vista del prossimo anno. Rebus Palermo”

“Gli spifferi sono forti, arrivano dappertutto. C’è tanta aria sulle panchine dell’intera serie A. Le turbolenze in casa Milan tengono in ansia Mihajlovic per la prossima stagione, ma anche all’Inter Roberto Mancini vive giorni strani, così come Maurizio Sarri sta dibattendo del suo futuro con il Napoli. Senza dimenticare mai che Max Allegri e la Juve sono legati ancora per un solo anno, Real permettendo. E nella stessa Fiorentina non v’è certezza del domani di Paulo Sousa… CONFUSIONE Con questi presupposti si prospetta un autentico ribaltone senza precedenti. Solo l’ultimo arrivato Luciano Spalletti pare al riparo dai dubbi: il suo ottimo avvio in giallorosso e l’appoggio ottenuto da Pallotta sul caso­Totti sono presupposti importanti per un nuovo ciclo. Ma altrove si vive per lo più alla giornata, in attesa di individuare i prossimi skipper. Lo scivolone di Reggio Emilia, ad esempio, ha fatto deragliare le certezze di Mihajlovic, da mesi in lotta con gli umori di Silvio Berlusconi. I complimenti a Eusebio Di Francesco sono il miglior lasciapassare per la candidatura alla sua successione. Del resto già un anno fa il tecnico del Sassuolo era entrato nella lista dei preferiti. Ora torna in cima alle preferenze, senza mai dimenticare Roberto Donadoni (in lizza anche per la Nazionale). Torna d’attualità anche il nome di Sarri, ma in questo caso vanno fatte delle puntualizzazioni. Aurelio De Laurentiis entro il 30 aprile può rinnovare il contratto al tecnico toscano per un anno, riconoscendogli un aumento relativo. Invece lui bussa a denari, non ritenendo adeguato al rendimento di questa stagione quello stipendio da 750mila euro netti. Dura (anzi durissima) che Sarri si liberi dagli impegni con il club azzurro, a meno che non arrivi una rottura che nessuno si augura. Comunque sia non va mai dimenticato il feeling tra il produttore cinematografico e il napoletano Vincenzo Montella, ora alla Samp. NAZIONALE E RUSSIA È una storia a parte quella di Roberto Mancini, legato all’Inter sino a giugno 2017. Al tecnico jesino recentemente non sono mancate le opportunità, soprattutto all’estero. Detto che l’argomento­Nazionale lo ha sempre affascinato, in questi ultimi tempi il leader nerazzurro ha avuto più contatti all’estero. Le offerte più ricche sono arrivate dalla Russia: partendo dalla nazionale che ospiterà il prossimo Mondiale, per arrivare alle lusinghe del Cska Mosca e buon ultimo lo Zenit. In realtà lui lascerebbe in anticipo la navicella interista solo se arrivasse un’importante chiamata dalla Premier League o magari dal Real. È il motivo per cui, alla fine, l’impressione è che prevarranno i sentimenti nerazzurri sulle opportunità economiche altrove. In ogni caso per l’eventuale sostituzione va sempre tenuta in considerazione la candidatura di Marcelo Bielsa (adorato da Zanetti), oltre che quelle di Frank De Boer e dell’onnipresente Vincenzo Montella. DISGELO A Firenze si stanno impegnando tutti per rimarginare le ferite del mercato di gennaio, tuttavia la conferma del bravo Paulo Sousa è tutta da verificare. Per il portoghese si è fatto vivo di sicuro lo Zenit, ma non è escluso che per lui nasca un’altra opportunità. Sullo sfondo c’è la questione del rinnovo di contratto, tutt’altro che scontato. Tant’è vero che tra i collaboratori dei Della Valle ha sempre buona stampa quel Di Francesco entrato nell’orbita milanista. SIMPATIA Guarda caso a Torino seguono con attenzione la stagione dell’ex centrocampista bianconero. Se Marotta e Paratici si dovessero trovare nella condizione di cercare un sostituto di Allegri, da tempo hanno espresso il proprio gradimento per il tecnico viola, senza mai dimenticare l’opzione­Montella. LUSINGHE In ogni caso alla Juve tutto è pronto per leggere il futuro di Allegri. Sullo sfondo ci sono i segnali di attenzione madridisti, ma è altrettanto vero che Andrea Agnelli non arretra di un millimetro. Max è sotto contratto per un’altra stagione, così potrebbe andar via solo se il Real di Florentino Perez entrasse clamorosamente in azione. Ad ogni modo c’è già un appuntamento del rinnovo a cui evidentemente il club campione d’Italia tiene molto. L’ onda sismica — la panca che frigge — colpirà ovviamente anche le cosiddette squadre «meno elette». E’ automatico, è un classico, è tutto più che possibile. E tanto, almeno inizialmente, potrebbe partire dai rumors che si agitano attorno alla panchina del Milan: perché se Sinisa Mihajlovic salutasse casa­Berlusconi ecco che potrebbe tornare in una squadra già vista e vissuta da calciatore, la Lazio. LAZIO E JURIC BI…VALENTE Perché le possibilità che Stefano Pioli rimanga in biancoceleste al momento sono basse, un 30%. E allora, oltre a Sinisa che alla Lazio è stato dal 1998 al 2004 in qualità di giocatore, ci sarebbe uno dei tecnici emergenti e convincenti dell’attuale panorama: Ivan Juric, discepolo di Gasperini e al momento in testa alla classifica della Serie B con il suo Crotone. Effettivamente Juric sta mostrando risultati applicati al bel gioco, due elementi palesati anche in Coppa Italia. Juric, però, è anche quotato in ambito Genoa: se Gasp dovesse lasciare la «sua» piazza (anche il Cagliari potrebbe essere interessato) , ecco che proprio l’attuale tecnico dei calabresi potrebbe ritrovare la piazza rossoblù. Insomma, movimenti che s’incastrano, che liberano e occupano panchine. SASSUOLO E PIOLI E mentre al Chievo avrebbero tutta l’intenzione di tenersi Rolando Maran, ecco che sullo stesso tecnico girano voci che lo mettono in orbita­Sassuolo. Già, perché fra i grandi rampanti dell’attuale serie A c’è Eusebio Di Francesco, che coi suoi neroverdi ha piallato il Milan di Mihajlovic. Di Francesco è tenuto in altissima considerazione e nonostante le sue frasi («Potrei anche restare») molti immaginano che la parentesi emiliana possa concludersi alla fine di questa annata. Eusebio ha mostrato praticità e bel calcio, è accostato al Milan e il suo posto potrebbe vedere una volata a tre: Maran appunto, Pioli e anche Giampaolo che però al momento resterebbe molto vicino all’Empoli, panchina che potrebbe vedere in lizza l’attuale tecnico del Cagliari Rastelli. Torniamo a Pioli, che ha ancora un anno di contratto con la Lazio: la sfortunata ­ per ora ­ annata con la Lazio non ne pregiudica certo le qualità, e allora il suo nome ­ oltre che per casa­Squinzi ­ si materializza assieme a quello di Gasp anche per il Torino, posto che Ventura potrebbe salutare. VENTURA E BOLOGNA Giampiero Ventura, ecco, per il quale si parla anche di Nazionale. Un suo mordi­e­fuggi a Lecce ai tempi di Fenucci (ma non finì benissimo) lo ha fatto accostare al Bologna, anche se al momento la questione­Donadoni è sospesa: l’ex c.t. potrebbe tornare sia ad allenare l’Italia sia al Milan da allenatore, ma anche restare sulla panchina del Bologna secondo volontà di Joey Saputo. SAMP E STRAMA E la Sampdoria? Ha appena cominciato con Montella, quindi il disegno di Ferrero potrebbe andare avanti con l’ex tecnico della Fiorentina: però anche in questo caso esiste la voce legata a Pioli nel caso in cui l’Aeroplanino non dovesse rimanere. Le altre piazze seguono di conseguenza e senza per forza pensare che alla lunga possano finire dentro gli stravolgimenti della panchina: all’Atalanta, al momento, l’ipotesi­Stramaccioni (ora al Panathinaikos) verrebbe presa in considerazione nel momento in cui Reja dovesse andarsene. FROSINONE, CARPI E UDINESE Da vedere i discorsi legati a Frosinone (se esce Stellone spazio al tecnico della Primavera Coppitelli), Carpi (alte possibilità per Castori, c’è l’idea­Calori) e così quelli in chiave­Verona (Di Carlo, Corini e Oddo per il futuro, ma il club vorrebbe ancora Delneri) e Udinese: Calori non vuole fare solo da traghettatore e il sogno dei Pozzo sarebbe Stefano Pioli. E il Palermo? Prevedere le mosse di Zamparini a giugno, ora, è il rebus dei rebus”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio