Gazzetta dello Sport: “«Solo 8 calciatori sono gay dichiarati. Il resto ha paura» Ekdal accende la luce”

L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le parole del centrocampista Ekdal. Figlio di un giornalista: sa bene, quindi, che le parole hanno un peso notevole. Ancor di più se pronunciate in un certo contesto e di fronte a una determinata platea. Ieri la platea era la più ampia possibile e Albin , che non è solo un centrocampista della Sampdoria ma anche un ragazzo profondo e intelligente, ha usato contro l’omofobia parole che sono sassi. Albin è stato bravo a sfruttare l’assist che gli ha fornito il Parlamento Europeo di Bruxelles in occasione di un convegno organizzato sul tema “Sport contro Omofobia: una partita da vincere” in occasione della presentazione internazionale del libro. Ekdal era stato invitato perché in passato aveva già toccato il tema dell’omofobia come rappresentante della nazionale svedese. «In un mondo ideale nessuno dovrebbe sentirsi a disagio nel dichiararsi omosessuale, che sian ella vita o nel calcio, ma purtroppo la realtà è molto diversa – ha iniziato Ekdal -. Nel calcio solo 8 giocatori si sono ufficialmente dichiarati omosessuali, molti altri vorrebbero farlo, ma non si sentono liberi per paura delle reazioni negative. E’ un ambiente dove l’omofobia è ancora diffusa. Questi giocatori sono preoccupati di diventare un bersaglio per gli insulti e lo scherno, sia dentro che fuori dal campo. Come risultato, si sentono obbligati a nascondersi, fuggire e vivere nella paura. Dobbiamo reagire utilizzando l’istruzione come una forza per un cambiamento positivo. Che società siamo se un ragazzino non può seguire il suo sogno di diventare un calciatore per via del suo orientamento sessuale? Ogni volta che un ragazzino appende le scarpe al chiodo e smette di giocare perché non è accettato nello spogliatoio della sua squadra o da chi lo circonda, è una sconfitta per il mondo del calcio. Essere omosessuale non definisce te come persona, ma determina solo chi trovi attraente. Ognuno di noi è parte della razza umana e abbiamo una passione in comune: amiamo il calcio e questa è la cosa più importante per tutti noi».