Gazzetta dello Sport: “Sollievo per Conte, la sentenza di Cremona arriva prima dell’Europeo. Il caso del c.t. sarà discusso il 21 aprile…”

“Un po’ come le previsioni del tempo: la nebbia annunciata su Cremona si è diradata all’improvviso e al suo posto splende il sole. Tradotto: Antonio Conte arriverà all’Europeo senza l’incertezza di un processo ancora in corso e quindi nella veste d’imputato. L’accusa di frode sportiva per AlbinoLeffe-Siena (allenava i toscani) sarà discussa davanti al gup, Gianpaolo Beluzzi, con tutta probabilità il prossimo 21 aprile, quando si chiuderà la maxi udienza preliminare dell’inchiesta durata oltre 4 anni e condotta dal pm Roberto di Martino. Insomma, per la spedizione in Francia il c.t. avrà in tasca la sentenza: naturalmente gli avvocati Francesco Arata, Leonardo Cammarata, la Figc e lo stesso tecnico sono convinti sarà d’assoluzione. Una certezza che aveva spostato la loro attenzione su un altro aspetto, molto più complicato e legato anche alle posizioni di altre persone: i tempi per arrivare a definire la posizione del c.t. con il rito abbreviato (richiesta ufficializzata ieri, fatta anche per il vice Angelo Alessio) potevano rivelarsi lunghi, ma così non è andata. Spieghiamo il perché. GIUDICE NATURALE Lo spauracchio maggiore era legato a due parole: competenza territoriale. Cosa vuol dire? Si contesta il fatto che un determinato giudice sia quello naturale, previsto dalla legge e quindi legittimato a prendere in esame il caso. Sulla frode sportiva l’eccezione poteva riguardare il luogo (e quindi la Procura) dove era stato consumato l’ipotetico reato: Siena o Bergamo, nella vicenda legata a Conte e gli altri giocatori ai quali è stata mossa l’accusa. Ma nessuno dei soggetti interessati ha impugnato la competenza del gup di Cremona, legittimandolo così a giudicare su quella partita. In teoria fino a questa mattina, prima che il pm inizi la relazione su tutte le posizioni, è ancora possibile farlo, ma le varie strategie sono ormai evidenti. Il rito abbreviato ha fatto il resto: saltando il dibattimento (ha tempi lunghi ed è la strada seguita da chi spera nella prescrizione) e procedendo solo sulle carte della chiusa indagine, la sentenza sul c.t. arriverà prima d e l l ’ E u r o p e o . Quando? Nei giorni successivi il 21 aprile, data in cui si chiude l’udienza preliminare e il giudice deciderà sulle eccezioni (compresa quelle di alcuni giocatori, non legati ad AlbinoLeffe-Siena, che invece contestano la giurisdizione di Cremona per la frode), sui 15 patteggiamenti e anche sui riti abbreviati. C’è un’ipotesi di scuola più veloce: il gup si è riservato la decisione sulla data nella quale discutere i riti abbreviati e potrebbe anche farlo oggi, dopo che ha parlato il pm. Ma così rischierebbe di diventare incompatibile su tutte le altre posizioni. Ecco perché la data giusta dovrebbe essere il 21 aprile. A Conte cambia poco. PARTI CIVILI E ALTRI CASI A proposito di rito abbreviato: ci sono state altre richieste. Spiccano quelle di Guido Marilungo, attaccante dell’Atalanta (ora al Lanciano) ed Ermanno Pieroni (ex dirigente di numerose squadre, tra cui l’Ancona). Non c’è in questo elenco Colantuono: l’allenatore dell’Udinese, in ballo per Crotone-Atalanta a causa di una chat tra Doni e Santoni, tira dritto. I legali sono fiduciosi: si aspettano il proscioglimento. Pronti al dibattimento Cristiano Doni, Stefano Mauri e anche Beppe Signori: si era sparsa voce di un suo possibile patteggiamento, ma l’unica novità legata all’ex bomber della Nazionale è stata il cambio degli avvocati. Il gup ha dato una bella sforbiciata alla parti civili (erano oltre 100 le richieste): ammessi Figc, Lega B e Lega Pro, Aic, tutte le società che ne hanno fatto richiesta e Sk365 Malta limited (un bookmaker), ma solo per i reati «fine», vale a dire le singole frodi e non l’ipotizzata associazione a delinquere. Questo per evitare un effetto duplicazione. La maxi udienza riprende stamani, ma il bollettino meteo non dovrebbe subire cambiamenti: il sole splende sul cielo di Conte”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.