“Si vota per il nuovo presidente, ma intanto gli americani accelerano l’inchiesta sugli scandali della «vecchia» Fifa. Nessuno dei 5 candidati ha mai ipotizzato un cambio di sede per i Mondiali 2018 e 2022. Se le prove dovessero condurre molto in alto, però, le conseguenze non sarebbero immaginabili. TRANSAZIONI SOSPETTE A gennaio gli inquirenti Usa hanno ricevuto dalla Svizzera una serie di importanti documenti, tutti relativi alla scandalosa assegnazione di Russia 2018 e Qatar 2022. Si tratta del rapporto Garcia, nel quale l’ex general attorney spiegava molte delle dinamiche di quel voto corrotto, ma il cui contenuto è stato secretato dal comitato etico E inoltre di una cinquantina di fascicoli che illustrano movimenti bancari sospetti verso una dozzina di conti correnti che appartengono ad alti dirigenti Fifa. Negli ultimi due mesi, secondo la procura svizzera, sono state scoperte altre 20 transazioni bancarie dubbie, per un totale di 152. Sono le conseguenze della fine del segreto bancario svizzero. Nel mirino degli investigatori c’è anche Sepp Blatter, il quale però non è ancora indagato. Dopo che il comitato etico gli ha fatto lo sconto, da 8 a 6 anni di squalifica, l’ex presidente Fifa ha reagito: «Non mi aspettavo niente di più, c’è una sorta di complotto alla Fifa: in primis contro Platini, perché non diventi presidente, e poi contro di me». Platini ha parlato all’Équipe: «Non voglio suicidarmi e non prendo valium, era destino che non diventassi presidente Fifa, ma mi batterò contro l’ingiustizia»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.