“Un fiume di bollicine. E non hanno il sapore dolciastro della gazzosa, bensì il perlage raffinato dello champagne, anche se Sinisa Mihajlovic preferisce parlare di «ottimo spumante: per essere champagne avremmo dovuto chiudere la partita». Diciamo che è stato comunque un brindisi molto soddisfacente. La domanda che impensieriva il tecnico alla vigilia ha trovato la risposta migliore: il suo Milan può finalmente pronunciare la parola continuità, e cioè quella dote imprescindibile se si hanno certe ambizioni di classifica. Continuità non solo nei risultati, ma nell’atteggiamento: quello che farà la differenza da qui a maggio. Il Milan, oltre a offrire finestre di bel gioco (come l’azione del primo gol) è stato dinamico, aggressivo, attento e arrabbiato. E questo per due partite di fila non era ancora mai successo. I timori di un’altra disillusione erano palpabili. Galliani ad esempio prima della partita aveva detto: «Non parliamo di trampolino. Io non lo so, già altre volte abbiamo fatto buone partite e poi non ci siamo confermati. Quest’anno vedo tante partite dentro la stessa partita, abbiamo molti up and down. Sono curioso di vedere come faremo». SALTO DI QUALITA’ Curioso lui, curioso l’allenatore, probabilmente curiosi i giocatori stessi. E allora curiosità soddisfatta, e tutti contenti. Gli ultimi 180 minuti parlano di sei punti, cinque gol fatti e nemmeno uno preso (ed era un anno che il Milan non riusciva a tenere la porta inviolata per due gare di fila). E’ la strada giusta per provare la Grande Rimonta, come avvenne tre anni fa. «Cercavo risposte e le ho avute. I nostri obiettivi erano due: continuità di prestazione e vittoria. Nel primo tempo abbiamo dominato, nella ripresa abbiamo controllato la gara – racconta Sinisa -. Abbiamo fatto bene e rischiato poco, è una vittoria meritata. È un altro Milan rispetto al girone di andata. La squadra sta crescendo, cerchiamo di ripeterci con l’Udinese. Se vogliamo fare il salto di qualità dobbiamo farlo nella testa, dobbiamo affrontare tutte le partite con l’atteggiamento avuto nel derby e con la Fiorentina. Siamo in zona Europa League, se facciamo bene possiamo lottare per un posto in Champions, ma è ancora lontano. I conti li faremo alla fine»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.