Gazzetta dello Sport: “Sinisa fa i conti: «Se vendi Belotti ti rifai la squadra»”

Sacrificio, sudore e gol. Ora che inizia a raccogliere i frutti della semina, Belotti non ha alcuna intenzione di fermarsi. Non saranno i postumi di un attacco influenzale a far abbassare la cresta al Gallo. «Belo» è abituato a stringere i denti, lo ha fatto dopo lo stiramento al retto femorale della coscia destra in Nazionale, presente in ritiro anche se convalescente contro Atalanta e Empoli. Non sarà la febbriciattola a frenare la corsa per il primato di capocannoniere. Ieri pomeriggio Belotti si è allenato blandamente con i compagni, ma è stato convocato per la sfida contro il Chievo. «Vediamo come sta dopo la rifinitura, giovedì stava un po’ meglio», le parole della vigilia di Sinisa Mihajlovic. Se la notte trascorrerà tranquilla senza ricadute, il bomber granata sarà regolarmente in campo, con Boyè e Maxi Lopez, nell’ordine, ad attendere il momento più opportuno per rivedere il campo, con ogni probabilità già martedì sera nella gara di Coppa Italia con il Pisa. L’argentino Boyè ha giocato tanto a inizio stagione (assenti Belotti e Ljajic) ma non ha trovato ancora la via della rete, meno minuti (215’) e zero gol per Lopez, decisivo con una doppietta nell’ultimo match vinto dai granata in casa contro il Chievo (17 maggio 2015). Gli avversari ormai Belotti lo temono, tanto da studiare mosse o trabocchetti per imbrigliarlo. «Non abbiamo paura di Belotti, abbiamo le conoscenze giuste per fermarlo», le parole di Spolli, difensore dei veneti. Per ora  l’unico a imbrigliare il Gallo è il presidente Urbano Cairo, pronto a calare il nuovo contratto milionario con tanto di clausola rescissoria vicina ai 100 milioni di euro. In fondo il Gallo è l’attaccante più completo dei 5 massimi campionati europei, il solo a essere riuscito a segnare almeno 3 gol di destro, 3 di sinistro e 3 di testa, 10 reti come Dzeko e Icardi, ma con 3 gare in meno disputate.

CIFRE ESAGERATE «Non penso che ci sia un giocatore che vale 90 milioni». Mihajlovic dice le cose pane al pane. «Se c’è qualcuno che li paga, i presidenti fanno bene a mettere queste cifre nelle clausole, che comunque sono esagerate. Spero che Andrea possa restare qui almeno fino a quando sarò io l’allenatore del Torino. Poi se dovesse essere venduto, con quei soldi si può rifare la squadra». Ripensa il tecnico serbo ai tempi in cui giocava e si lascia andare a una battuta. «Io ho sbagliato periodo, se giocassi ora magari varrei pure io 100 milioni». Se Belotti per una sera non sarà al top della condizione, il Toro potrà sempre contare sui gol e gli assist degli «angeli custodi» di reparto, da Ljajic a Iago Falque. «Il Chievo è una squadra tosta ­ ammonisce Mihajolvic ­, non ci regaleranno di certo la partita. A Crotone siamo stati cinici, anche questo può essere un sinonimo di forza ma non dobbiamo avere l’ansia di vincere dal 1’, si può farlo anche al 90’, l’importante è portare casa 3 punti, in caso contrario sarebbe stata inutile la vittoria di Crotone»“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.