Gazzetta dello Sport: “Silva vuol godersi il Palermo. E Balogh si rimette in corsa. Lo svedese si presenta: «Il mio idolo di infanzia è il Fenomeno Ronaldo. Sono un numero 9 o un 10, gioco a sinistra»”
Uno sconosciuto tutto da scoprire e un oggetto misterioso. I primi giorni di gennaio finora hanno portato solo un volto nuovo, quello di Stefan Silva, e fornito un lampo di quello che potrebbe dare al Palermo Norbert Balogh. Dell’ungherese, arrivato esattamente un anno fa, si è cominciato a vedere qualcosa di concreto solo nella gara di Empoli di sabato scorso. Da una sua folata sulla fascia è nata una delle azioni che poteva portare al pareggio dei rosanero al Castellani. Peccato per l’imprecisione sotto porta e anche per la mancanza di altruismo nel non aver servito Nestorovski, solo al centro dell’area, che avrebbe potuto battere a rete da posizione migliore. Nel Palermo che balla nelle schizofrenia relativa alla situazione della panchina, non arrivano segnali incoraggianti dal mercato. Che la squadra abbia bisogno di rinforzi in attacco è stato chiaro anche a Empoli. Nestorovski non segna da 7 partite e dietro di lui solo Quaison ha provato a tappare le falle con 3 reti, poi c’è il vuoto o quasi se si pensa che Trajkovski rientrato dopo un lungo infortunio, ha segnato appena una rete. ACERBI Può realmente Stefan Silva considerarsi il rinforzo che serviva per tentare la difficile strada della salvezza? Una mezza punta, come tante altre presenti in organico, che arriva dal campionato svedese, non da un torneo particolarmente probante, che ha segnato 7 gol in 30 partite. Zamparini dopo
avere annunciato acquisti al mercato di riparazione sembra avere rivisto i suoi piani, un po’ per mancanza di soldi, ma anche perché convinto di avere dei fuoriclasse in casa come Balogh e Sallai. Le incomprensioni con Corini sono nate anche su questo punto. Silva inoltre non gioca una gara ufficiale dal 6 novembre, dall’ultima giornata di campionato in Svezia e non potrà essere in condizione ottimale per le prossime partite. Lui non vede l’ora di cominciare. «Sono molto felice di essere qui, Ho molte aspettative, per me è un sogno che si realizza, quello di poter giocare in A con la maglia del Palermo: voglio dare il massimo – ha detto lo svedese prelevato dal Sundsvall al sito ufficiale del Palermo –. Il mio idolo di infanzia è Ronaldo, il fenomeno. Il mio ruolo? Sono un calciatore offensivo: un numero 9 o un 10. La mia posizione ideale è sul versante sinistro». CHE VOGLIA Ha visto la partita di Empoli ed è fiducioso. “E’ stata una gara sfortunata, tant’è che si è perso per u rigore – ha continuato –. La squadra gioca bene, abbiamo tutte le chance per fare bene in futuro. Voglio lavorare duro, allenarmi bene e dare il mio contributo alla squadra per ottenere la salvezza, l’unico obiettivo che conta. Quaison? E’ un mio amico: ci siamo sentiti alcune volte prima del mio trasferimento a Palermo, gli ho fatto un po’ di domande sulla piazza, sul club, sulla città e mi ha detto solamente cose positive». Serviva esperienza e malizia, è arrivato solo un carico di entusiasmo, e non è detto che possa bastare. Così come la voglia di sfondare di Balogh, apparso ancora troppo inesperto e non dotato di spalle larghe per lottare per il mantenimento della categoria.”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.