La sesta promozione in A del Pescara porta la firma di Massimo Oddo, il tecnico del futuro. Perché ha vinto con la squadra della sua città dopo aver eliminato in una durissima battaglia quella della terra di suo padre. Una finale ipotecata con il 20 dell’andata, ma sancita al ritorno con un sofferto pareggio, conquistato contro un Trapani uscito tra gli applausi del suo calorosissimo pubblico (record di paganti, ma erano ben più di 8.000 sugli spalti). Otto anni fa questa squadra era in Eccellenza: essere arrivati a questo punto è già un grandissimo risultato. […]. Il Delfino torna a riveder le stelle. Grazie anche all’ascesa Mundial di Massimo Oddo: «Il primo messaggio che ho visto a fine partita è quello dal gruppo Campioni del Mondo», racconta l’iridato 2006, passato in 13 mesi dalla Primavera del Pescara a portarlo in Serie A, riscuotendo anche i complimenti su twitter di un ex eccellente come Massimiliano Allegri. «Vedendo la festa di Pescara mi rendo conto di quello che abbiamo fatto». Piazza Salotto a Pescara è già ubriaca di gioia, solo l’inizio della festa lunga una notte proseguita all’Adriatico con l’arrivo della squadra. «Complimenti al Trapani che avrebbe meritato di più prosegue Oddo , io ci sono passato l’anno scorso: erano due squadre che avrebbero meritato entrambe la Serie A». Il futuro è il massimo campionato: «Ce lo siamo conquistato sul campo, vorrei tenermelo, e neanche voglio alternative. A patto di non ricostruire da zero: ho sempre creduto fortemente in questo gruppo. Lapadula? Dipende anche dalla sua volontà. Sul piatto mettiamo la sua perdita ma vorrei la conferma di tutti gli altri». Parola al bomber: «In questo sto pensando a tutto tranne che al mercato dice Gianluca : i due anni tra Teramo e Pescara sono stati eccezionali, questa regione mi ha dato tanto. È un sogno che si realizza. Al momento delle nove partite senza vittorie il gruppo si è unito: qualcosa di eccezionale».
QUI TRAPANI Una delle immagini più belle della serata è l’abbraccio di Massimo Oddo a Serse Cosmi in lacrime subito dopo il triplice fischio. «Un gesto inaspettato. Massimo è stato anche un mio giocatore: ha mostrato grande umiltà. Sportivamente non ho tutte le stagioni davanti per poter realizzare dei sogni, ha capito che era un’occasione grande». Cosmi riavvolge il nastro: «Una cavalcata esaltante, troppo bella, tutti speravamo che ci fosse un epilogo diverso e c’è dispiacere. Realizzeremo quello che siamo riusciti a fare, fino all’ultima partita in cui non abbiamo dato tutto ma di più»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.