Gazzetta dello Sport: “Sì al mercato ridotto. I dettagli”

“Via alla cura dimagrante per il mercato. Dalla prossima estate addio alla fatidica data del 31 agosto: ieri in via Rosellini i presidenti di serie A hanno scelto di anticipare lo stop alle contrattazioni al 18 agosto, vale a dire il giorno prima dell’inizio del campionato. Allo stesso modo scompare la dead-line invernale del 31 gennaio: i trasferimenti saranno possibili, infatti, solo sino al 18, anche in questo caso vigilia della ripresa della serie A dopo la sosta invernale. TEMPI TECNICI Il pronunciamento di ieri sera in Lega è avvenuto in un contesto assolutamente informale. È il motivo per cui sarà cura del commissario Malagò ottenere gli assensi formali indispensabili per un cambiamento di questo tipo. La mossa era nell’aria da mesi, visto che in tanti si erano spesi per questa soluzione. Addirittura lo scorso autunno era stata ipotizzata anche la data del 31 luglio per lo stop estivo. In particolare il 13 novembre, in occasione della premiazione come Manager Sportivo dell’anno l’a.d. della Juve Beppe Marotta aveva indicato quella data a nome dell’associazione dei direttori sportivi italiani. RITARDI Poi la querelle politica sui temi della governance e dei diritti tv avevano fatto calare il silenzio su questo argomento. Ora che Malagò ha dato nuovo impulso al dialogo tra le 20 di serie A, è tornato d’attualità un argomento che sta caro a tutti. RIFLESSIONI La decisione della Premier di chiudere il mercato il 9 agosto evidentementeha indottoafarenuoveconsiderazioni.Nonvalevalapenachiudereibattenti prima del ricchissimo campionato inglese: così l’idea di fermarsi subito dopo Ferragosto ha preso facilmente il sopravvento. CLAUSOLE E PRESTITI Aggiungiamoci la cautela delle società che hanno in essere dei contratti con delle clausole che scadono a metà luglio (vedi l’Inter con Icardi): anche a loro fa comodo avere più tempo a disposizione nel caso in cui il proprio tesserato decidesse di andar via entro i termini. Allo stesso tempo i giorni in più permettono ai club della massima serie di trovare con più calma una sistemazione per i giovani che hanno bisogno di fare un’esperienza in una categoria inferiore. PARAGONI Questo parziale ritorno al passato viene incontro ad un coro di richieste che da tempo invoca una normalizzazione del mercato. Dal 1995 in poi il boom dei cambi di maglia ha prodotto delle evidenti esasperazioni. A cominciare dall’effetto bulimia. Questo passo indietro, in realtà, appare un progresso. Per ridare un volto umano anche al mercato”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.