La Lega Pro è un campionato ostico e duro, anche per la gestione dei club. Infatti i presidenti arrivano a pagare sempre, molto spesso però si vedono fallimenti, visti anche i pochi ricavi del campionato di Serie C. L’edizione odierna di “La Gazzetta dello Sport” fa il punto della situazione su quanto spende mediamente un club di Lega Pro.
Il valore di produzione è di circa 180 milioni, che per 60 società (o 59) è di circa 3 milioni. Per la precisione, ReportCalcio parla di 3,1. Ma quest’anno sarà molto più basso. Infatti in particolare quest’anno la situazione è allarmante viste le porte chiuse per l’emergenza Coronavirus, gli incassi non ci saranno. Ci sono però i proventi del calciomercato, anche se ultimamente scarseggiano, visto il disinteresse dei club di livello superiore. I proventi per le valorizzazioni invece sono ambiti dalle società più blasonate per i prestiti.
Gli stipendi in Lega Pro si aggirano tutti intorno o sotto i 500 mila euro, ad eccezione dell’attaccante del Bari, Mirko Antenucci, che guadagna poco sotto il milione di euro a stagione. Insomma, chiudere i bilanci alla pari era molto complicato, oggi è impossibile per un club di Lega Pro. L’unica certezza per il campionato di Lega Pro è la Legge Melandri sui proventi televisivi: la quota che spetta alla Lega Pro è di 26 milioni, che viene distribuita alle società a pioggia (42%) e in base all’utilizzo dei giovani (58%).