“Due mesi per conoscere il proprio destino. Lo aspettano i tifosi, la città e soprattutto il patron Aldo Spinelli, sempre più deciso a mettere la parola fine alla sua avventura alla guida del Livorno, iniziata nel 1999 in C1. Tutto sembra deciso con la chiusura della trattativa per il passaggio della società all’albanese Irfan Hasan Hysenbelliu, imprenditore di successo con attività che spaziano tra l’edilizia, la sanità (possiede 15 cliniche in Italia e uno in Francia) e l’informazione. Hysenbelliu, 57 anni, è deciso ad entrare nel mondo del calcio spinto dal figlio Fatmir, 24 anni, che nel 2013 ha vestito la maglia del Bari prima di fare ritorno in Albania (è tesserato per la Dinamo Tirana). Il regista dell’operazione è Luciano Moggi, da sempre amico, consigliere e uomo di fiducia di Spinelli, che si è rivolto all’ex d.g. della Juve per liberarsi di un peso insopportabile, vista la situazione che si è creata in città, con una spaccatura con buona parte della tifoseria. Il primo tassello del puzzle ideato da Moggi è stato l’arrivo di Bortolo Mutti, che si è rivelato un fallimento, poi si è passati a Franco Ceravolo come d.s., che ha iniziato a lavorare anche per il futuro. Al momento dai diretti interessati arrivano secche smentite e il motivo è semplice: resta da capire se il Livorno riuscirà a restare in B. In caso di retrocessione tutto salterebbe, aprendo però una crisi ancora più profonda”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.