Gazzetta dello Sport: “Serie B, svolta Stroppa, la Cremonese adesso corre coi numeri giusti”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Cremonese e la svolta Stroppa.
Cambiare allenatore è la soluzione più semplice per i problemi, anche se spesso non si rivela quella adatta. Mancano i risultati? Con un altro tecnico arrivano di sicuro, i tifosi contestatori sono stati accontentati e i giocatori non hanno più scuse. Già, sembra facile. Di sicuro alla Cremonese è stato così. Nelle prime 5 giornate con in panchina Davide Ballardini – tecnico della retrocessione – erano arrivati solo 6 punti in 5 partite, con 1 vittoria, 3 pareggi, 1 sconfitta, 4 gol fatti e altrettanti subìti. Troppo poco per le ambizioni della società, che si era anche resa conto che il tecnico non avesse ben in mano lo spogliatoio e che in questo modo il ritorno in Serie A sarebbe stato un’utopia.
Da qui il cambio: dentro Giovanni Stroppa e in 11 partite ecco conquistati 23 punti, con 7 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, con 18 gol fatti e 8 incassati. Evidente l’impatto sulla classifica, passando dalla parte destra (11° posto) alla piena zona-playoff, al quinto posto ma a -4 dalla A diretta, dove c’è il Venezia battuto sabato. Ma palpabili sono anche il cambio di umore nell’ambiente e l’ottimismo ritrovato, legato al gioco, ai risultati e… ai numeri: rispetto all’ultima promozione in A (c’era Fabio Pecchia in panchina), oggi la Cremonese viaggia con 3 punti e due posizioni in classifica in più.
Paradossi Ma dove si nota di più il lavoro di Stroppa? Al di là della gestione del gruppo e degli accorgimenti tattici, la Cremonese s’è lanciata in classifica facendosi notare per un paradosso. Riguarda i gol: è diventata la miglior difesa del campionato (12 gol presi in tutto), ma ha anche il capocannoniere del torneo (Coda, 9 reti) e una serie di dati statistici che dimostrano come il suo calcio sia assolutamente di stampo offensivo. Quello che il tecnico ha nel dna. La media gol di Stroppa (1,64) è seconda solo a quella di Pecchia, in altre statistiche la Cremonese è ai vertici: prima per conclusioni (291), per tiri in porta (80 come il Palermo) e passaggi riusciti nella metà campo avversaria (3.030); seconda per cross andati a buon fine (106) dopo quelli del Cittadella (110). Insomma, l’equilibrio perfetto tra un attacco prolifico e una difesa che resiste da 458 minuti (ultimo gol incassato a Cittadella il 27 ottobre), tra l’altro malgrado l’infortunio del portiere titolare Sarr e grazie all’ottimo impatto del vice Jungdal, ancora imbattuto nelle 4 partite giocate.