Gazzetta dello Sport: “Serie B, ogni squadra ha il suo Godot. Chi calerà l’asso?”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle squadre di serie B.
Ogni squadra ha il suo Godot. Se arriverà o no lo dirà il campionato, ma ciascuna delle 20 di Serie B ha in rosa uno di quei giocatori capaci di far fare il cambio di passo alla squadra. Di quelli che su cui si scommette, magari dopo un infortunio, una stagione storta, e semplicemente perché sono forti.
Le grandi Prendiamo Mattia Aramu. Le tre stagioni a Venezia del trequartista mancino sono state folgoranti: 11 gol nella prima stagione di B, 10 in quella della promozione e 7 anche in Serie A. Meno scintillante la scorsa stagione al Genoa: i tifosi ricordano soprattutto il suo filtrante per il gol di Puscas nel 2-1 del 26 dicembre al San Nicola, una delle pietre fondanti della scalata verso la Serie A, ma per il resto Gilardino ha faticato a trovargli uno spazio definito. Ora Aramu riparte proprio da Bari, Mignani l’ha fatto esordire nella ripresa a Terni. Da una grande piazza all’altra. Cosa è mancato al Palermo in questo avvio di campionato comunque più che positivo? Un gol di Matteo Brunori. Il centravanti viene da due stagioni rispettivamente da 29 e da 20 gol, bottini che in città non si vedevano dai tempi di Luca Toni.
Nelle prime tre partite del 2023-24 ha giocato 260 minuti, ma non compare tra i sei marcatori diversi dei sei gol segnati a Reggiana e FeralpiSalò. Il primo timbro, e che timbro, l’ha messo invece Antonio Colak: il Parma l’ha comprato per dare l’esperienza e la concretezza di chi ha girato l’Europa; per via di un infortunio muscolare Pecchia finora l’ha sempre fatto entrare dalla panchina, ma a Pisa il croato ha firmato allo scadere il gol della vittoria (2-1) con la freddezza dell’uomo d’area di razza. C’è meno abbondanza a Genova, del resto questa Samp ha altri budget e un’altra filosofia. Tra i tanti giovani che Pirlo è chiamato a lanciare, Sebastiano Esposito è tra i più interessanti: 15 presenze l’anno scorso a Bari con quattro gol, l’impressione è che il club creda in lui. La Cremonese spera nella redenzione di David Okereke: voleva partire, ma dopo lo stallo il nigeriano ha parlato con Ballardini e ora è stato reintegrato in squadra: miglior marcatore della Cremonese in Serie A (7 gol), può fare la differenza.