L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul campionato di serie B e in particolar modo sul Mantova.
La costruzione dal basso è ormai una pratica comune in varie categorie del calcio, spesso causando ansie nei tifosi e occasionali errori che portano a gol evitabili. Non è però una moda passeggera, ma una strategia volta a migliorare la costruzione delle azioni d’attacco, inducendo gli avversari a sbilanciarsi. La riuscita di questa tattica dipende molto dalla qualità dei giocatori e dall’organizzazione dell’allenatore. Davide Possanzini, tecnico del Mantova, è un esempio di chi ha adottato con successo questo approccio, ottenendo una sorprendente promozione dalla Serie C e un buon inizio nella nuova stagione.
Possanzini ha spiegato che la sua idea di calcio è nata quando era ancora un attaccante: spesso i palloni che riceveva non erano puliti, il che lo ha spinto a cercare soluzioni con i suoi allenatori per migliorare la costruzione del gioco. Dopo aver smesso di giocare, ha sperimentato queste idee nel settore giovanile del Brescia. L’incontro con Roberto De Zerbi ha poi affinato la sua filosofia, avendo lavorato con lui in diverse squadre. Tuttavia, Possanzini ha deciso di proseguire da solo, e con il Mantova ha trovato la piazza giusta per mettere in pratica le sue idee, adottando il modulo 4-2-3-1.
Il gioco
La costruzione parte dalla difesa, con il portiere Festa che agisce come un vero regista. Il giro palla tra difensori e portiere può risultare snervante, ma è progettato per aspettare la reazione degli avversari. Anche se questo stile può sembrare rischioso o noioso, i tifosi del Mantova ci si sono abituati, nonostante la sconfitta contro la Juve Stabia sia arrivata proprio da un errore in fase di disimpegno.
Lo sviluppo
Quando si apre il varco giusto, il terzino destro avanza, i trequartisti si muovono liberamente e senza dare riferimenti. L’elemento chiave è il centravanti, con Possanzini che preferisce Mensah a Mancuso, entrambi attaccanti che non sono punte centrali classiche ma che svolgono comunque quel ruolo. Mensah riceve palla, fa salire la squadra e distribuisce il gioco per gli inserimenti dei compagni, trasformando l’azione da lenta a fulminea e spesso letale.
Contromisure
Non molti allenatori sono riusciti a trovare contromisure efficaci. In Serie C, pochi ci sono riusciti, mentre in Serie B, solo Pagliuca della Juve Stabia ha saputo applicare un pressing efficace. Tuttavia, il pressing è una strategia dispendiosa e difficile da sostenere, specialmente all’inizio della stagione o con il caldo. Se non eseguito alla perfezione, lascia spazi che il Mantova può sfruttare facilmente. Possanzini è consapevole di ciò e ha sviluppato contromisure adeguate.