Gazzetta dello Sport: “Serie B, la situazione è delicatissima. Riammissioni e mercato aperto anche a settembre. Le ultime”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un pezzo a firma Nicola Binda esprimendosi sulla situazione in serie B.
La Figc aspetta. Non vuole commettere errori, la situazione è delicatissima. E almeno 11 piazze si devono rassegnare: conosceranno il loro destino solo a fine agosto. Serie B, Serie C o addirittura fine dei giochi? Bisogna solo aspettare. Il Consiglio federale del 28 luglio discuterà di questo tema, ma l’indirizzo è chiaro e tutti si dovranno adeguare, fino alla Serie D e i campionati dilettantistici coinvolti. Consoliamoci: ad agosto si potrà fare qualche giorno di vacanza in più. Poi sarà un tour de force.
La certezza è che la Figc, come Lega B e Lega Pro, non vuole cambiare il format dei campionati: la Serie B resterà a 20 squadre, la Serie C a 60. L’unico modo per riuscirci è aspettare l’esito dei prossimi due gradi di giudizio: il Tar del Lazio il 2 agosto, il Consiglio di Stato il 29. Solo allora, quando si saprà effettivamente quante squadre saranno escluse dai campionati, la Figc procederà al completamento degli organici, evitandone l’allargamento. E quindi la volontà della B di partire il 19 agosto e della C il 26 sarà cancellata. Dal 30 si potranno fare riammissioni e ripescaggi e dal 2 settembre si potrà giocare, con probabili appendici di mercato per i club in causa e rinvii delle loro prime giornate. Con evidenti disagi: bisogna aspettare 40 giorni, sul mercato non ci saranno prime scelte, le campagne abbonamenti slitteranno, la Coppa Italia sarà negata, eccetera.
Sul campo hanno acquisito il diritto a giocare in B la Reggina e il Lecco. Ma la loro iscrizione è stata al momento negata. La Reggina – al culmine del suo contorto iter di ristrutturazione del debito – non ha provveduto per tempo (20 giugno) agli ultimi pagamenti e spera di avere ragione sostenendo che il Tribunale di Reggio Calabria aveva stabilito termini più lunghi rispetto a quelli perentori della Figc. Il Lecco invece non ha indicato in tempo lo stadio dove avrebbe giocato, sostenendo di avere avuto solo due giorni di tempo per farlo causa slittamento dei playoff (poi vinti). Il Coni (come la Figc) ha bocciato la Reggina e ha dato ragione al Perugia, che aveva fatto ricorso contro l’iscrizione del Lecco. Parola dunque al Tar del Lazio (e poi al Consiglio di Stato).
Ambiscono alla B il Brescia, il Perugia e, da ieri, anche la Spal, che in extremis (il termine per le domande di riammissione era appunto ieri) s’è messa in lista. L’ordine delle tre è dettato dalla classifica dell’ultimo campionato. Se ci sarà un posto andrà dunque al Brescia. Se ce ne saranno due, spetterà al Perugia. Ma qui c’è un giallo legato allo stadio Curi, indicato dal club malgrado non sia ancora stato rifatto l’impianto di illuminazione (ci vogliono ancora 10 giorni): per questo come campo alternativo il Perugia ha indicato quello di Benevento. Ma è possibile avere una deroga? Le norme in tal senso sono molto contorte e contraddittorie. Per questo la Spal ci prova