Gazzetta dello Sport, Serie B: “E’ difficile comandare in un torneo così pazzo. Il Palermo…”
“I cacciatori aspettano con pazienza che un uccello si alzi in volo per impallinarlo. Questa Serie B sembra un bosco con i fucili spianati. Non appena una squadra si porta in vetta alla classifica, partono i proiettili. La giornata numero 13 registra l’ennesima novità al vertice. Che proprio novità non è, visto che il Frosinone in cima ci era già stato (prima di essere abbattuto, ovvio…) e oggi può essere affiancato dall’Empoli. E’ tornato dopo la vittoria col Parma e dopo che a cadere sotto le schioppettate è stato il Palermo, fermato venerdì a Pescara. Un pari che, su quel campo, può anche essere apprezzato. Ma non in questa B. Perchè le distanze sono ancora corte, tutti sono vicini e pareggiare spesso è come perdere.
Il Palermo ha vinto solo nella battaglia sui nazionali, almeno in parte: la Macedonia non chiamerà Nestorovski per un’amichevole, la soluzione è di buon senso. Domenica il bomber sarà a Cremona, contro la squadra protagonista di quella che di solito è un’impresa, ma che in questa B è quasi normalità: la Cremonese perdeva 2-0 a Foggia e poi ha vinto 3-2. Perché è un campionato così, se ti alzi un attimo per andare in bagno puoi trovare gli scenari stravolti. Con 32 gol (e mancano due gare) e mille emozioni. Visto il Venezia? Sotto all’85’, è andato a vincere mettendo in crisi le coronarie di Tacopina. E l’Entella? Da 0-2 a 2-2, tutto normale da queste parti.
In attesa dei posticipi, ci sono state solo due vittorie in casa (il minimo è 3) e solo una squadra non ha segnato. E’ il Novara, che ha perso il derby con la Pro Vercelli, a sua volta a segno con un gol… profetico: il presidente Secondo alla vigilia aveva invocato la rete di Morra e rete di Morra è stata, per una vittoria attesa da 79 anni. Tanti gol, tanti significati. In vetrina quelli del Carpi: Malcore, che ne ha fatti tre, e Carletti sono ragazzi che giocavano nei dilettanti. E sono la risposta a quello di Caracciolo, forse il più bello di tutti, firmato da uno dei califfi del torneo. Il Foggia almeno un gol lo prende sempre: non c’è nesso con l’esonero del d.s., ma di sicuro Stroppa deve rivedere qualcosa. E oggi tocca al capocannoniere Caputo, che magari si troverà di fronte un certo Gilardino. Segnano tutti e tanto. Anche stavolta senza rigori, con la complicità di qualche errore di troppo. Ma visto il risultato, possiamo chiudere un occhio…”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.