L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul campionato di serie B e il doppio colpo del Pisa.
Il vento dal Portogallo per gonfiare le vele del gioco del Pisa, seguendo le rotte praticate e studiate da Alberto Aquilani quando era calciatore. Il club toscano ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi con il gran colpo a sorpresa dell’ arrivo dell’ esperto play Miguel Veloso, svincolato dal Verona (effettuate le visite mediche, ha firmato per un anno) e poi l’ acquisto a titolo definitivo dell’esterno difensivo Tomas Esteves dal Porto dopo un’annata in prestito sotto la Torre Pendente (contratto triennale).
La lezione L’ingaggio dei due giocatori portoghesi rientra nel disegno di un Pisa dai piedi educati che faccia del possesso palla il suo mantra. Aquilani, quando ancora giocava, cominciò a immaginare una carriera da allenatore nel 2015, quando scelse di trasferirsi dalla Fiorentina allo Sporting Lisbona «per capire un altro stile di calcio. Lì ho conosciuto Jorge Jesus e dei metodi che non avevo mai visto in Italia». Nel concetto di calcio portoghese è fondamentale dare del tu al pallone e gli ultimi due arrivi sono una garanzia per il Pisa. Con 72 partite nelle coppe europee e 56 in Nazionale, Veloso ha visione di gioco e facilità di lancio con il suo sinistro sopraffino; Esteves solca la fascia senza buttare mai via la palla ed è abile anche nello stretto.