L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul campionato di serie B con la corsa sempre aperta.
«Partita finisce quando arbitro fischia». Lo diceva Vujadin Boskov un allenatore che alla Sampdoria lasciò il segno. Ieri la Samp a Bolzano è andata in vantaggio, ha poi controllato il match per tre quarti ma si è improvvisamente sfaldata di fronte a un Südtirol che non aveva mai smesso di crederci e di lottare finché non ha agguantato il pari. Per poi ribaltare il match chiudendo addirittura sul 3-1. Una severa lezione per i blucerchiati che danno segnali di miglioramento, ma confermano che devono ancora entrare totalmente nella mentalità di questa B (mentalità alla Bisoli per intenderci…), dove nell’ultimo quarto d’ora succede sempre di tutto.
In particolare se ci si scontra contro Palermo e Sudtirol che dei gol nel finale fanno un motivo dominante della loro stagione. Se alla Samp restano rimpianti e rabbia (per quel rigore molto dubbio e fortemente contestato) a Parma se la godono beatamente. Lo strappo di Ascoli sembra un chiarissimo avviso ai naviganti. La squadra di Pecchia (foto) gioca bene, è propositiva, sa fare gol in tanti modi differenti e ha messo un distacco significativo tra sé e le altre pretendenti. Oggi aspetta i risultati del Palermo (che ricordiamo deve recuperare una partita e se la vedrà col Lecco ultimo in classifica) e del Venezia, le squadre che sembrano meglio attrezzate per insidiarla assieme a quella Cremonese che, se trovasse continuità, avrebbe tutte le carte per stare in alto.