Gazzetta dello Sport: “Serie B, come corre il Parma. La marcia tronfale diretta da Pecchia: «Con leggerezza»”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul campionato di serie B.
La marcia, finora, è trionfale. Proprio come quella dell’Aida di Giuseppe Verdi, che risuona prima delle partite al Tardini e fa da introduzione allo spettacolo. Il Parma di Fabio Pecchia comanda la classifica con 20 punti dopo 8 giornate (grazie a 6 vittorie e 2 pareggi): mai nella loro storia gli emiliani hanno conquistato un bottino tanto ricco. Al massimo, nel campionato di Serie B 1947-48, sono arrivati a quota 15. Motivo di orgoglio che solletica la vanità (assolutamente legittima) e dà concretezza all’ambizione: il progetto-promozione è stato dichiarato all’inizio della stagione. Tuttavia, a parte la logica felicità dei tifosi che invade le strade e occupa tutti i discorsi da bar, nell’ambiente della squadra si cerca di tenere un profilo basso: il gruppo è molto giovane, il più giovane della Serie B, logico dunque cercare un punto di equilibrio che eviti pericolosi entusiasmi.
Numeri d’oro La parola che Pecchia ripete con maggiore frequenza è «leggerezza». I suoi ragazzi devono giocare senza avvertire il peso della responsabilità e senza pensare che il traguardo sia dietro l’angolo. Dal Duemila in poi soltanto la Juventus di Deschamps nel 2006 e il Sassuolo di Di Francesco nel 2012 (entrambi promossi a fine stagione) hanno saputo far meglio del Parma di oggi: dopo 8 giornate avevano già 22 punti. Paragone che lusinga, ma che non deve distogliere la squadra di Pecchia dal progetto. Certo, i numeri dicono che, se questa è l’ouverture , anche l’opera completa sarà un successo: 16 gol realizzati, 4 subiti (uno su rigore, uno su punizione deviata, uno su clamoroso errore di rinvio del portiere Chichizola e solo uno su azione limpida degli avversari). E’ proprio questa solidità difensiva a trasmettere un messaggio di sicurezza.