Gazzetta dello Sport: “Serie A, si salvi chi può. Carpi no-stop, per Castori altro lifting dal mercato”

“Uno e trino. Il Carpi targato 2015/16 ha vissuto in tre dimensioni la stagione da matricola in Serie A. In estate, dopo l’addio del direttore sportivo Giuntoli volato al Napoli, la squadra ha cambiato pelle: 19 acquisti e una rivoluzione mai digerita dall’ambiente biancorosso. Pochi mesi dopo i cambiamenti operati da Sogliano, c’è stata la restaurazione operata dal patron Bonacini. A inizio novembre il golpe impostato dai senatori dello spogliatoio ha riportato al timone Castori (mandato via dopo sei giornate per far spazio a Sannino). Un ritorno al passato in tutti i sensi. Sul campo e in dirigenza. Il primo obiettivo del tecnico marchigiano, di concerto con il nuovo d.s. Romairone e la proprietà, è stato quello di ritrovare lo spirito garibaldino che aveva contraddistinto la squadra durante la storica cavalcata dalla B alla A. EPURATI ECCELLENTI Diversi calciatori importanti sono stati messi sul mercato. Ecco spiegate le partenze di elementi del calibro di Borriello (finito all’Atalanta), Matos (a un passo dall’Udinese), Marrone (ceduto al Verona), Spolli (piazzato al Chievo) e Gabriel Silva (prossimo ad accasarsi al Genoa). Una vera e propria epurazione anche dopo alcuni screzi di spogliatoio, fra un gruppo rimasto diviso in due sino a gennaio. Da un lato i protagonisti della storica promozione, dall’altro i nuovi che, a detta anche del patron Bonacini, «non si sono calati nella realtà Carpi». Un vortice di cambiamenti che ha visto indossare a ben 31 calciatori, in almeno una gara di campionato, la maglia della formazione emiliana. RITORNO AL FUTURO A gennaio la scelta è stata quella di tornare al passato. Con i suggerimenti di un consigliere illustre: l’ex d.s. Giuntoli che ha prodotto la sinergia di mercato con il Napoli (De Guzman e Gnahorè). Dieci, compreso Simone Verdi che firmerà oggi, i volti nuovi per rincorrere l’impresa salvezza. Cavalli di ritorno che già conoscevano l’ambiente carpigiano come i difensori Suagher e Poli, miscelati a elementi che la Serie A l’avevano solo assaggiata (Mancosu, Crimi e Sabelli). Fra i nuovi sono sopravvissuti solo Cofie e Belec. Con la vecchia guardia tornata così al centro del progetto. Pasciuti, Gagliolo, Romagnoli, Lollo e Mbakogu sono tornati a essere titolari fissi. Una rivoluzione gattopardesca per cercare di restare in A”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio