Gazzetta dello Sport: “Serie A. Match alle 21:45. L’adrenalina regala la notte in bianco e il recupero non c’è”
L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle gare di Serie A in programma alle 21:45. Significa uscire dallo stadio non prima di mezzanotte e un quarto, più il caldo afoso e i viaggi. Un impegno stressante. Ronaldo in Spagna si era affidato ad un guru della materia, Nick Littlehales. Da allora fa dei micropisolini, in posizione fetale. Spegne cellulari e PC un’ora e mezza per evitare le radiazioni elettromagnetiche. «Il sonno – spiega Roberto Corsetti, medico dello sport – è un momento fondamentale per il recupero fisico ma anche quello psichico. La macchina umana non può essere costantemente “accesa”. Alterare il ritmo circadiano sonno/veglia, goccia dopo goccia – come per i ciclisti nelle corse a tappe – aumenta oltre che lo stress l’accumulo di sostanze infiammatorie e di conseguenza il rischio d’infortuni. In alcuni casi l’utilizzo di sostanze come le benzodiazepine, che inducono il sonno, può essere preso in considerazione». «Il sonno dopo una partita in notturna è un problema ingestibile – così l’allenatore-opinionista Francesco Guidolin -. Si perde una notte di riposo perché c’è poco da fare, per la tensione, con l’adrenalina che si ha addosso, non si dorme. Se va bene ci si addormenta alle 4-5 del mattino. Il giorno dopo puoi solo pensare al recupero. Un breve allenamento e una sudatina, niente di più».