“Ammonta a 735 milioni la richiesta di sequestro conservativo dei beni per il fallimento del Parma. La stangata dei curatori fallimentari deve ora passare al vaglio del Tribunale civile di Bologna. Certo, si tratta di una cifra enorme, a titolo di risarcimento futuro che gli ex amministratori del club gialloblù potrebbero essere chiamati a pagare. Sulla Gazzetta di Parma è stato pubblicato l’elenco dei 17 soggetti: 60 milioni a testa per l’ex presidente Tommaso Ghirardi e l’ex a.d. Pietro Leonardi, ma anche agli ex membri del cda Susanna Ghirardi, Giovanni Schinelli, Alberto Volpi, Alberto Rossi e agli ex sindaci Mario Bastianon e Francesco Sorlini. Nel mirino ci sono in particolare i bilanci del Parma dal 2013 al fallimento dell’anno scorso e l’operazione contabile della cessione del marchio con una plusvalenza di oltre 20 milioni. Nella relazione dei curatori si indicherebbe come il Parma, già nel giugno di tre anni fa, era di fatto fallita. Sulla vicenda è intervenuto Ghirardi: «I curatori fallimentari hanno ritenuto di computare il danno in questione in euro 60 milioni, come è bene specificato nell’atto giudiziario: `sembra pertanto congruo stimare prudenzialmente il danno subito dalla Società (…) in almeno 60 milioni di euro´. Di quel danno sono per ora ritenuti responsabili, in tutto o in parte, 17 persone. La richiesta di danno, infatti, è e resta di 60 milioni a prescindere dal numero delle persone chiamate a risponderne»”. Questo è quanto riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.