Gazzetta dello Sport: “Segre al centro, corsa e senso del gol. Il Palermo e Corini trovano il jolly”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Segre.
In un centrocampo in cerca d’autore c’è chi potrebbe aver trovato il suo habitat. Perché ha corsa, ha capacità d’inserirsi e vede la porta. Jacopo Segre a Parma ha regalato l’illusione della vittoria, il gol del 3-1 sembrava il sigillo su una vittoria che, per quanto maturata in trincea, avrebbe sancito un passaggio fondamentale nel malessere del Palermo.
La rimonta degli emiliani nei minuti di recupero ha, invece, inchiodato i rosanero ai limiti dell’ultimo mese e mezzo. L’ex Toro, però, nell’abulia che ha pervaso gli uomini di Corini, è il giocatore, per caratteristiche personali, dotato di maggiore dinamismo, capace di coprire e ripartire, una mezzala che serve soprattutto in questo momento di grande fatica.
Da una settimana è anche diventato dottore in Scienze motorie e chissà che il suo nuovo status non porti a una cura definitiva per una squadra afflitta dalla crisi. La linea mediana, finora, è stata senza una configurazione certa, Corini, là in mezzo, ha ruotato sempre, un po’ per scelta in relazione agli avversari, un po’ per necessità, vista la miriade di infortuni che si è abbattuta sulla squadra. Adesso che ha recuperato tutti i tasselli della terra di mezzo, la situazione di Segre appare come imprescindibile, così come la presenza di Coulibaly. Fisicità da una parte, corsa e inserimenti dall’altra.