“Come Bacca, a una lunghezza da Higuain, a due gol da Belotti e Salah. I sei gol di Ilija Nestorovski sono tra le poche cose positive del Palermo, penultimo in classifica. Trascinatore anche nella gara persa col Milan verso il momentaneo pareggio. Diamanti ha trovato un corridoio e lui ha trafitto Donnarumma. Non un portiere qualunque, non avversario qualsiasi. Dopo avere perforato Buffon con la Macedonia, si è tolto pure il lusso di bucare il secondo portiere più forte del campionato. Alzi la mano, però, chi avrebbe previsto che dopo 12 giornate avrebbe segnato così tanto. Il macedone è al terzo gol consecutivo e sembra non volersi fermare più. Se saranno rose fioriranno, ma qualche bocciolo sta cominciando a dischiudersi, perché un avvio così è in linea con gli altri bomber del campionato. CHE PLUSVALENZA Per Zamparini Nestorovski è uno degli attaccanti migliori del panorama attuale della Serie A.Pensando che lo ha acquistato per 500 mila euro dall’Inter Zapresic, viene da chiedersi quali siano gli effetti della plusvalenza. Il patron non fissa cifre, teme che gli si possa imputare già di metterlo in vetrina per il migliore acquirente. «Ditelo voi quanto vale, io non ne parlo», dice il patron. Facendo due conti, però, in base ai parametri attuali del mercato e al rendimento dell’attaccante, non si sbaglia se si posiziona il suo cartellino già tra i 5 e i 6 milioni di euro. A oggi, l’investimento di Zamparini si è decuplicato e se si considera che c’è un campionato da giocare e un rendimento in nazionale della quale sta diventando un punto fermo, da tenere sotto osservazione, c’è da credere che il valore possa ancora aumentare. Nestorovski la pensa così: “Ero umile quando sono arrivato, sono umile anche ora che valgo di più. I soldi non mi cambieranno mai” scrive sul suo profilo Face Book. COME AMAURI E MICCOLI Il macedone, nella sua voglia di stupire, si è già messo dietro alcuni attaccanti che hanno fatto la storia del Palermo dell’era Zamparini in Serie A. Dopo 12 giornate ha già fatto meglio di Dybala (2 gol nel 201213, 5 nel 201415) e di Toni (3 gol nel 200405), ma anche di Cavani e Hernandez che hanno sempre iniziato a carburare più tardi, e di Gilardino, lo scorso campionato fermo a 3 marcature. E’ alla pari con Amauri e Miccoli, rispettivamente nella stagione 200607 e 200809. Chi ha fatto meglio del macedone è solo Pastore con 7 reti (grazie anche alla tripletta col Catania) nel 201011. Magari non sarà bello a vedersi, non incanterà per elganza stilistica, però la porta la sa vedere, e quest’anno pure spesso. Finora l’ha inquadrata 13 volte e ha realizzato quasi la metà delle occasioni che ha avuto in gara. Per un Palermo che tira poco, è ultimo con l’Empoli con 83 conclusioni totali, tra tiri nello specchio e fuori, il macedone è una risorsa importante sotto il profilo realizzativo, un valore aggiunto. La speranza è che il «magic moment» del macedone possa coinvolgere anche gli altri compagni di squadra, poco inclini alla vena realizzativa. Gli altri gol del Palermo li hanno segnati Rispoli, Chochev e Quaison. Troppo poco per salvarsi”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.