L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato la questione delle fideiussioni andate nulle con la cancellazione della Finworld dall’elenco di Banca D’Italia. Ecco nel dettaglio quanto scrive la rosea:
“Quarantuno giorni fa, la IV sezione del Consiglio di Stato, accogliendo un’istanza della Bancad’Italia, revocò le misure cautelari precedentemente concesse alla Finworld Spa, in forza delle quali era stata sospesa la sentenza con cui il Tar aveva confermato la decisione della Banca d’Italia di cancellare la società dall’elenco degli intermediari finanziari. Fuori dall’elenco e senza alcun titolo per operare: questo il succo del lungo e tortuoso iter giudiziario. Perciò, le dodici fideiussioni precedentemente emesse a garanzia delle iscrizioni di altrettanti club, che a luglio la Covisoc ha ritenuto «idonee» e in virtù delle quali la Figc ha concesso le licenze nazionali, oggi non sono più buone e vanno sostituite. […] Entro il 28 settembre, Palermo e Lecce in Serie B, Arzachena, Cuneo, Juve Stabia, Lucchese, Matera, Pro Piacenza, Reggina, Rende, Siracusa e Teramo in C, dovranno depositare una fideiussione alternativa: da 800mila euro per la B e 350 per la C. E ora, chi non riuscirà a trovare la fideiussione sconterà 8 punti di penalizzazione. […]”.