“A Napoli ha fatto l’esordio in rosanero. Appena una manciata di secondi, nel convulso finale di partita che ha dato un punto di speranza al Palermo. Domenica prossima contro il Crotone, Toni Sunjic potrebbe giocare per la prima volta dall’inizio. A spianargli la strada la contemporanea assenza dei due centrali titolari, Gonzalez e Goldaniga, entrambi squalificati. Diego Lopez dovrà scegliere la coppia di centrali col quale affrontare lo scontro diretto con i calabresi tra Thiago Cionek, Andelkovic, Vitiello e lo stesso Sunjic. Il difensore bosniaco è l’ultimo arrivato, ma ieri è stato provato a lungo in coppia con Andelkovic. PRONTO «Da quando sono a Palermo ho lavorato duramente – ha detto l’ex Stoccarda, 28 anni, alto 1,93 cm –. Mi sono allenato bene ogni giorno, e penso di essere pronto. La decisione finale spetta all’allenatore, ma io ci sono. Mi sto integrando bene, anche grazie al fatto che qui ci sono diversi giocatori provenienti dai Balcani come me. Non parlo ancora l’Italiano, ma le parole chiave per intendermi sul campo con i compagni le ho già imparate. Dell’esordio col Napoli non posso che dirmi felice: abbiamo giocato una buona partita, siamo stati compatti e con un po’ di fortuna avremmo potuto portare a casa anche la vittoria». Nella lista dei convocati per il match col Napoli, Sunjic inizialmente non era stato inserito. Poi, invece, il club ha cambiato idea. Il pareggio del San Paolo ha dato morale alla squadra, ma la situazione generale resta problematica: «È evidente che non siamo messi bene in classifica – ammette Sunjic – però finora ho visto due partite, contro Inter e Napoli, due grandi squadre, e ho sempre visto un Palermo vivo. Se continuiamo così abbiamo ancora chance di salvarci. Non sarà facile, ma bisogna provarci e io sono qua per questo». MAGLIA 44 Sunjic ha scelto la maglia numero 44. Ammira lo spirito da combattente di Cristiano Ronaldo e si ispira a Sergio Ramos. Il Palermo lo ha prelevato in prestito con diritto di riscatto dallo Stoccarda, prestigioso club tedesco che l’anno scorso però è precipitato in Seconda Divisione. Quest’anno, prima di finire ai margini della squadra, Sunjic aveva messo assieme 12 presenze tra campionato e Coppa, segnando 2 gol. Con la nazionale della Bosnia, invece, ha giocato 25 volte in carriera, partecipando anche agli ultimi Mondiali. L’ultima partita da titolare l’ha giocata il 18 dicembre. Ecco perché probabilmente non sarà al top della condizione, ma il ragazzo ci tiene a precisare di essere arrivato integro, smentendo le dicerie che hanno accompagnato il suo sbarco in Italia: «Non ero infortunato al mio arrivo – precisa Sunjic, un po’ infastidito –. Se qualcosa del genere è stato detto, si è trattato di una falsa informazione». Contro l’Empoli il Crotone di Davide Nicola è riuscito a centrare altre significative “prime volte” in Serie A. É riuscito a segnare più di due reti in una partita, così come un suo attaccante è riuscito a mettere a segno più di un gol, (anzi Falcinelli è riuscito a fare tris) e a segnare due reti nell’arco di pochi secondi, quelli che sono trascorsi dal rigore del 31 al definitivo 41, tutto in sessanta secondi. Adesso però c’è un altro record che i rossoblù vogliono allungare ed è quello relativo alla serie positiva. STRISCIA Dopo il pari del Ferraris col Genoa per 22 e la vittoria con gli empolesi ecco un altro scontro diretto a Palermo. In caso di risultato positivo il Crotone allungherebbe a tre la striscia di risultati utili e migliorerebbe quella a seguito del pari a Firenze e della prima vittoria in campionato col Chievo. Un obiettivo al quale punta la squadra nonostante il mercato abbia portato in dote un giocatore, Andrej Kotnik, che ancora non si è aggregato alla rosa e che, giocoforza, dovrà superare i tempi di ambientamento. Intanto, il Crotone dovrà fare di necessità virtù in quanto a Palermo non avrà più Palladino, così come spiega il difensore Aleandro Rosi. «In effetti la partenza di Raffaele per noi è stata una perdita abbastanzagrave. Purtroppo ha deciso di fare questa scelta e noi tutti rispettiamo le volontà altrui. Ma credo che la squadra ormai abbia trovato la quadra. Siamo sempre più in crescita e la stessa gara contro l’Empoli lo ha dimostrato. Lo dicevamo da prima della partita – ricorda Rosi – ma onestamente non ho riscontrato gli undici punti di differenza tra noi e loro». TURNO DIFFICILE Adesso lo scoglio è Palermo. «Il pari di Napoli li avrà galvanizzati e tanto e se proprio vogliamo dirla tutta non so come sarebbe finita se non ci fosse stato l’infortunio di Posavec. Non so se l’ennesimo cambio in panchina possa aver dato la scintilla giusta ai rosanero, non vivo la loro realtà, non conosco le dinamiche palermitane e mi limito a vivere i problemi quotidiani della mia squadra. Dico però che non sarà una passeggiata anche se ormai in tanti, molti, hanno già indicato le prossime tre che retrocederanno. Noi invece siamo di un altro parere e fino a quando avremo forza e speranze lotteremo in tutti i modi per conquistare quello che la società a la città lo scorso anno sono riusciti a raggiungere con grande convinzione e professionalità». Oltre 200 presenze in A per il difensore che dopo la partenza di Palladino è il giocatore con più presenze nella massima serie. «Un bel traguardo ma guardo sempre a quello che ancora deve arrivare e ce ne sono ancora tanti da raggiungere. Intanto, mi concentro sul Palermo. La Juve? Ne parleremo a tempo debito».”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.