“Passo indietro notevole. C’è molto da riflettere dopo la batosta che il Torino ha inflitto ai granata. De Zerbi dovrà lavorare sugli accorgimenti, anche se per l’allenatore il punteggio va ben oltre i demeriti del Palermo. «Dispiace perché è una sconfitta pesante, sapevamo che affrontavamo una squadra forte che arriverà dietro le grandi, Il punteggio però è troppo ampio, sul’10 potevamo raddoppiare, la Serie A però è cosi e ho visto un giocatore mettere la palla sotto il sette due volte». Il tecnico rifarebbe le scelte inziali, dagli interpreti difensivi alla soluzione Bentivegna dall’inizio. «Quaison non aveva i 90’, Sallai non era al meglio, volevo un giocatore che sapesse ripartire – spiega . Hljemark non l’ho tolto per demeriti, ma volevo qualcosa di diverso». CONVINZIONI La batosta col Toro ha fatto piombare la difesa rosanero al penultimo posto. Il Palermo cerca sempre di fare la partita partendo da dietro, per il tecnico è la strada giusta, nonostante, forse un po’ più di pragmatismo potrebbe risultare più utile. «Io ho convinzioni diverse, conosco la mia rosa, però penso che cercare di giocare un certo tipo di calcio sia più vantaggioso, però se ti vuoi salvare devi sapere uscire dalle sconfitte, non cambierò la mia mentalità, ma cercherò di trovare gli accorgimenti. Il Torino gioca bene, noi abbiamo concesso qualcosa in più a loro, ma il vero merito secondo me è quello di Ljajic, è un fuoriclasse. Questa squadra deve imparare a saper soffrire, l’idea di puntare altrove non deve fare per noi. Forse abbiamo sbagliato lasciando ampi spazi a loro». In effetti Ljaijc, gol da cineteca a parte, è stato pescato sempre abbastanza solo lontano da marcature. «Chiusura su Ljajic? Vitiello in effetti ha chiuso troppo al centro, mentre Rispoli è rimasto troppo largo non stringendo». SINDROME Il Palermo continua a rimanere a secco di punti davanti al proprio pubblico, una specie di tetro sortilegio e che pesa sulla classifica. E’ riuscito a sbloccarsi con il primo gol in casa, ma i punti negli scontri interni continuano ad essere una voce deficitaria. Sindrome del Barbera? «Spero che sia soltanto un caso, lo dico sempre ai ragazzi che dobbiamo riavvicinare la gente alla squadra. Prendere quattro gol fa male. Se analizziamo meglio la partita non è stata una sconfitta così schiacciante. E’ una partita difficile da commentare. Un po’ per il nostro posizionamento nostro un po’ per la bravura di Ljajic è andata male, però la squadra ha avuto gran voglia fare»”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.