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Gazzetta dello Sport: “Scommessopoli non si ferma. Fagioli pronto a patteggirare con la Figc e tremano altri 10 giocatori”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul caso scommesse e su Fagioli pronto a patteggiare.

Il calcio trema. Gli indagati dalla Procura di Torino restano tre – Fagioli, Tonali e Zaniolo – ma il timore di chiunque ruoti attorno al mondo del pallone è che quest’ultimo scandalo scommesse possa allargarsi e coinvolgere più giocatori di alto livello, almeno una decina. I nomi rimbalzano sulle chat dei tifosi, si diffondono fake news, la caccia allo scommettitore sembra sia diventata la nuova passione nazionale. Ma è necessario essere prudenti. Ieri Fabrizio Corona sul suo Dillinger News ha fatto il nome del romanista Nicola Zalewski, che a oggi non è nel registro degli indagati di Torino (la Procura non ha elementi in merito) né nel mirino della Procura federale.

Gli inquirenti se ne stanno occupando, anche perché le chat da analizzare nell’inchiesta sono diverse e l’esame dei dispositivi sequestrati agli indagati – a partire dagli smartphone e tablet di Tonali e Zaniolo – non è ancora terminato. I tre, è bene ricordarlo, sono accusati di esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa, previsto all’art. 4 della legge 401 del 1989. In pratica avrebbero giocato su siti illegali, quindi non autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Anche per questo a Torino si sta cercando di ricostruire i movimenti di denaro utilizzato per le scommesse, che evidentemente non possono essere bonifici. Device e movimenti di soldi dunque, nuove ricerche che fanno pensare che il numero dei giocatori sia destinato a salire, così come il fatto che i calciatori coinvolti potrebbero offrire una reale collaborazione a chi indaga (che significa rivelare circostanze e nomi che ancora non si sanno) con l’obiettivo di ottenere un importante sconto di pena.

Al momento chi si è mostrato più collaborativo è Nicolò Fagioli, che si è autodenunciato ammettendo di aver scommesso sul calcio e ha fornito a entrambe le procure elementi utili alle indagini. Per lui i tempi per arrivare alla squalifica potrebbero essere particolarmente stretti: proprio alla luce delle sue ammissioni e alla condivisione di informazioni utili, per il bianconero – che è già stato ascoltato dal procuratore federale Chinè e che sembra abbia mosso in pochi mesi denaro per cifre vicine al milione di euro – si ipotizza un patteggiamento già nel corso della prossima settimana. In questo caso, secondo l’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva, la sanzione verrebbe dimezzata (per la violazione dell’articolo 24 è prevista la squalifica di almeno tre anni) e si potrebbero aggiungere altre attenuanti per un ulteriore sconto.

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Redazione Ilovepalermocalcio