L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul caso scommesse e su Tonali.
L’ultima volta in campo è stata otto giorni fa, contro il Borussia Dortmund: Sandro Tonali è entrato nel secondo tempo nella sfida di Champions League persa contro i tedeschi quando conosceva già il suo destino. Era solo in attesa dell’ufficialità, che è arrivata nel giro di un paio di giorni, chiudendo la sua stagione con il Newcastle e con la Nazionale, perché i 10 mesi di squalifica per aver scommesso sul calcio (anche sulle sue squadre ma senza commettere illecito sportivo) non gli consentiranno di partecipare all’Europeo estivo, ammesso che l’Italia riesca a qualificarsi. Una brutta botta, ma l’ex centrocampista del Milan ha avuto il tempo di abituarsi all’idea che fino a fine agosto dovrà stare lontano dal pallone.
Allenamenti e terapia Potrà allenarsi ma non scendere in campo con i compagni. La cosa che più gli mancherà nei prossimi mesi saranno rumori, odori, adrenalina ed emozioni, momenti unici di condivisione. Tonali sta cercando di non pensarci e di concentrarsi solo sul futuro, aiutato dalla fidanzata Giulia, che è con lui a Newcastle e non lo molla un attimo, dal suo agente Giuseppe Riso e da Gabriele Sani, lo psichiatra specializzato in disturbi e dipendenze giovanili che lo sta aiutando a uscire dal tunnel della ludopatia. Sandro ha già iniziato la sua nuova vita, che ha ritmi meno frenetici della precedente ma è fatta ugualmente di appuntamenti fissi. Il ragazzo in questi giorni è rimasto ad allenarsi in solitaria nel centro sportivo del Newcastle mentre la squadra volava a Manchester per la sfida di Coppa di Lega, poi ricomincerà a farlo insieme a tutti gli altri, perché la sentenza italiana non prevede che non possa frequentare le strutture del club e lavorare con gli altri.