Gazzetta dello Sport: “Scommesse ci risiamo! Indagati in quattro, spunta anche Coda. Rischiano frode sportiva e riciclaggio”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul caso scommesse e sui nuovi nomi usciti.
La sensazione è che i casi di Fagioli e Tonali siano solo la punta dell’iceberg. Pian piano da altre Procure esplodono inchieste riferite al calcio-scommesse, anche se questo termine (come ci hanno insegnato i casi recenti) va usato con cautela. L’ultima è quella della Procura di Benevento, che ripropone l’incubo di scommesse sul calcio, partite combinate, scommesse su siti illegali, gioco on-line, scommesse su altri sport fino al riciclaggio. In questo caso, rispetto all’inchiesta di Torino, c’è un capo d’accusa pesante: la frode sportiva. Ci sono sei indagati, quattro calciatori: Christian Pastina del Benevento, Gaetano Letizia della Feralpisalò, Massimo Coda della Cremonese e Francesco Forte del Cosenza. Tutti, in tempi diversi, hanno giocato nel Benevento. Gli altri due indagati invece non sono legati al mondo del calcio: sono il ventenne Pasquale Pio Covino e il trentenne Davide Dell’Annunziata.
I reati I sei indagati hanno ricevuto un decreto di perquisizione con contestuale sequestro. Gli altri reati penali contestati sono le scommesse su siti illegali e il riciclaggio. Le indagini sono partite a luglio e nel decreto è spiegata l’indagine su un gruppo di soggetti «che operano attività di gioco e scommesse, dirette o indirette, con consistente passaggio di denaro tra di loro» specificando che i due non calciatori hanno svolto da «punto di raccordo (quarto reato loro contestato, ndr ) dell’operare dei soggetti inseriti professionalmente in compagini calcistiche». I quattro calciatori, appunto. Nel decreto si legge che «le somme sarebbero state versate in particolare da Letizia, da destinare a scommesse sportive anche su piattaforme non autorizzate», ma soprattutto «afferenti a partite della squadra (il Benevento, ndr ) dove giocavano i soggetti con i quali vi sono stati rilevanti scambi di denaro non compatibili con causali lecite o di altro tipo». L’accusa di riciclaggio invece arriva perché sono emerse «condotte volte a dissimulare l’effettiva titolarità dei conti correnti, conti gioco e carte prepagate» con un passaggio di denaro e valori che fa pensare a quel reato, viste le prove acquisite.
I protagonisti Non si tratta di giocatori qualunque: Coda è la star della Serie B, attuale capocannoniere, reduce dalle promozioni in A con lo stesso Benevento, il Lecce e il Genoa prima di trasferirsi, a fine agosto, a Cremona. Forte è un altro attaccante molto quotato: laureato in Giurisprudenza, figlio e nipote di avvocati romani, ha appena iniziato a esercitare a Cosenza, pur continuando a giocare. Letizia è un difensore esterno molto esperto che, dopo essere stato per anni leader a Benevento (anche in A), ha scelto in estate di trasferirsi a Salò e nell’ultima partita a Como è stato espulso (tre giornate di squalifica) dopo un improvviso scatto d’ira con conseguente rissa. Infine Pastina, che ha solo 22 anni, è cresciuto nel Benevento e ha sempre giocato in quel club.