Con tre gol ed un assist nelle ultime quattro partite, Nino La Gumina è diventato una grande protagonista in maglia rosanero. L’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”, ha intervistato il palermitano Totò Schillaci per parlare proprio del giovane attaccante del Palermo. Ecco quanto riportato sul noto quotidiani sportivo:
“Il ragazzo si è fatto uomo. Nino La Gumina ha deciso di sbocciare a primavera, nel momento più importante della stagione: tre gol nelle ultime tre gare certificano il suo stato di grazia che gli ha permesso anche di eguagliare il record di Nestorovski, l’unico tra i rosanero a essere andato a segno tre volte di fila in questo campionato. E se si aggiunge anche l’assist vincente per Gnahoré contro il Frosinone, sono quattro i match in cui ha messo il timbro sul risultato. Il Palermo ha una certezza in più là davanti che sta lasciando il segno. La sua maturazione sta giungendo a compimento e anche l’occhio esperto di un ex attaccante di razza come Totò
Schillaci se n’è accorto. Da un palermitano che non è mai riuscito a giocare con la maglia rosanero a un palermitano che è cresciuto nel settore giovanile della propria città, i consigli sono ancora più sentiti. «Sta crescendo, si vede che ha tanta voglia di fare – ammette l’eroe di Italia ’90 -. Ora deve cercare di sfruttare al massimo questo momento».
COME TOTÒ? C’è chi lo accosta a Ciro Immobile per caratteristiche, chi a Maxi Lopez per la somiglianza e la cresta bionda, ma potrebbe avere anche qualcosa di simile al bomber delle notti magiche di quel mondiale rimasto comunque indelebile. «Forse nelle movenze, ma non farei però troppi paragoni anche perché il calcio rispetto ai miei tempi è cambiato tantissimo – spiega Schillaci -. Oggi un attaccante deve correre, aiutare in fase di non possesso, fare pressing, quando giocavo io era molto diverso. E’ un attaccante moderno, si muove bene, crea spazio per i compagni, ha tecnica e fiuto del gol. Ha bisogno di continuità per imporsi. Viene dal settore giovanile, per lui questa è una grande chance». La sua «palermitanità» può costituire una marcia più, ma, a 22 anni, potrebbe diventare anche un boomerang pericoloso. «Nino gioca in casa, conosce l’ambiente, sarà motivatissimo, il pubblico è dalla sua parte, ma non deve farsi condizionare – continua Schillaci -. Deve pensare solo al campo, fare una vita da calciatore, fare sacrifici e sfruttare al massimo questo momento. Può fare il salto di qualità. Se il Palermo dovesse andare in A anche grazie ai suoi gol, sarebbe bellissimo per lui e gli si aprirebbero prospettive interessanti per il futuro».
UMILTÀ E CORAGGIO Allora c’è da chiedersi quali errori non debba commettere. Tedino lo ha sempre tenuto in grande considerazione, lo ha messo sulla strada del lavoro e del sacrificio usando anche il bastone e adesso lo sta premiando. «Non deve strafare, deve essere sempre umile con tutti, ma non deve avere paura di fare ciò che gli riesce meglio: un attaccante deve saper osare, rischiare ed essere un po’ egoista in area».
AL TARDINI Per il recupero di lunedì con il Parma si pone il dilemma: riconfermarlo per la terza partita in otto giorni o farlo rifiatare confidando in Nestorovski che a Chiavari ha riposato dopo il rientro dagli impegni con la Macedonia? In effetti La Gumina non ha fatto rimpiangere l’assenza del capitano, ma anche formato con il macedone una coppia ben assortita. Non è escluso che Tedino possa riproporli insieme per la sfida cruciale del Tardini. «Mi fido veramente molto del mister Bruno Tedino: è un tecnico preparato – conclude Totò Schillaci -. Dico solo che chi fa gol non va mai tolto, è una regola aurea, assoluta, del calcio. Per il resto Tedino sa cosa deve fare per far rendere al meglio la squadra e i singoli. La Serie A? Sono ottimista, il campionato è di basso livello, credo che il Palermo rispetto agli altri abbia qualcosa in più. Al di là dell’Empoli, il resto delle squadre mi sembra inferiore a quella rosanero»”.