Gazzetta dello Sport: “Sassuolo con vista Europa. Frosinone, B fra gli applausi…”
“Il complesso del Matusa? E’ il Sassuolo: una chitarra nuova di zecca, quella di Politano, le suona ad alto volume al Frosinone, proprio quando anche la lanciatissima creatura di Di Francesco (come altri nei mesi scorsi) stava per scivolare dal palco e farsi molto male in Ciociaria, spinta giù dall’impetuoso incedere dei giallazzurri fino all’ultimo aggrappati alla Serie A. E invece, tra la batteria di Duncan e il violino di Berardi, protagonisti dell’azione chiave del match, irrompono nel finale le note rock del giovane attaccante neroverde e il concerto degli emiliani, che sorpassano di nuovo il Milan al sesto posto e avvicinano il sogno Europa League, mentre i ciociari retrocedono con un turno d’anticipo in Serie B dopo una sola stagione, ma tra gli applausi perfino commoventi del loro pubblico. INFERNO E RITORNO Una partita nervosa. Con un potenziale tasso di frustrazione per i due sfidanti altissimo. Il Frosinone figlio dell’emergenza (out Paganini, Soddimo, Pavlovic, Gori e Chibsah) spalma sul Matusa tutto il suo orgoglio, prova a sbranare la gara secondo le doti congeniali, colpisce un palo con l’ottimo Kragl e va vicinissimo al gol pure con Dionisi e Daniel Ciofani: decisivo coi suoi interventi Consigli, l’alter ego del portiere in versione paperissima visto di recente a Firenze. I padroni di casa procedono a fiammate e creano frangenti di puro panico sulla trequarti per gli avversari. Al punto da indurre Di Francesco a mulinare le braccia e a urlare a più riprese, perché non è il solito Sassuolo agile e concreto, è una squadra invece in difficoltà nelle strettoie di mezzo che, in più occasioni, pecca anche d’imprecisione nell’ultimo passaggio. E così il primo abbozzo di reazione tattica è l’avanzamento dei cent r o c a m p i s t i (Duncan in primis) per togliere ossigeno al gioco tra le linee degli ispiratissimi Kragl e Dionisi. SVOLTA Il gruppo rock emiliano fulmina il Frosinone proprio nel momento in cui i ciociari si sono giocati tutte le fiches, facendo correre ai rivali in ogni caso rischi notevoli. E da squadra incaricata di fare la partita (63,4% di possesso palla), fin lì con alterne fortune, il Sassuolo si trasforma all’improvviso, al tramonto del match, in quello che è davvero: uno spietato killer che si prende tutto col suo 433 e con le ripartenze veloci, le armi su cui fino ad un attimo prima i ciociari avevano puntato tutto. Fuori il fumoso Sansone e il pur utile Defrel, dentro Politano e Falcinelli. E, quando lo 00 cominciava ormai a intravedersi all’orizzonte, ecco che Duncan decide di dispiegare i suoi cavalli, Berardi impacchetta l’assist da manuale e proprio il 22enne match winner spinge in rete da posizione defilata. Un assolo in puro stile Sassuolo, una musica che cominciano a sentire anche oltre i confini italici”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.