SERIE A

Gazzetta dello Sport: “San Siro Affari di stadio, parcheggi e birre: così gli ultras di Inter e Milan facevano cassa”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’inchiesta di Milano che coinvolge gli ultras di Inter e Milan.

L’inchiesta sui vertici delle curve di Inter e Milan ha rivelato un sistema consolidato di affari illeciti, che spaziava dalla rivendita dei biglietti della finale di Champions League del 2023, fino alla gestione dei parcheggi e delle vendite di birra a San Siro. Secondo il gip Domenico Santoro, i leader della Curva Nord dell’Inter guadagnavano fino a 200 mila euro ciascuno dalla rivendita dei biglietti. Le indagini, condotte dai pm di Milano Paolo Storari e Sara Ombra, hanno portato all’arresto di 19 persone, di cui 16 in carcere e 3 ai domiciliari.

Uno dei principali filoni dell’inchiesta riguarda la gestione dei parcheggi attorno a San Siro, controllata in gran parte dagli ultras interisti. Giuseppe Caminiti, uno degli arrestati, avrebbe versato una parte dei proventi in nero derivanti dalla gestione dei parcheggi ad Andrea Beretta, l’ex capo della Curva Nord, che attualmente è già in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco. Caminiti è anche stato identificato come l’autore di un omicidio del 1992, che ha risolto un giallo di vecchia data.

Per quanto riguarda la Curva Sud del Milan, l’indagine ha rivelato che uno dei principali canali di guadagno era la vendita di birra allo stadio. Il leader della Sud, Luca Lucci, avrebbe intimidito i responsabili dei bar di San Siro per ottenere 700 birre a un prezzo fortemente ridotto, che poi venivano rivendute ai tifosi a 5 euro l’una, generando un guadagno di circa 3 euro per birra.

Gli interrogatori sono iniziati ieri nel carcere di San Vittore, ma tutti gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, tra cui Francesco Lucci, Riccardo Bonissi, Luciano Romano e Andrea Beretta. Anche altri esponenti delle curve, come Christian Rosiello, bodyguard di Fedez, e Islam Hagag, amico del rapper, sono rimasti in silenzio.

Inter e Milan sono considerate “parte lesa” nell’inchiesta, ma la Procura contesta in particolare all’Inter di non aver interrotto i legami con il tifo organizzato. I due club sono al lavoro per risolvere la questione, collaborando con i consulenti tecnici nominati dalla Procura. Nei prossimi giorni, potrebbero essere convocati come testimoni anche figure di rilievo come l’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, il vicepresidente Javier Zanetti e il calciatore del Milan, Davide Calabria.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio