Gazzetta dello Sport: “Salvezza, un posto per tre: Carpi favorito (di poco). Guai Palermo (non pochi). L’analisi…”

“In Premier, duello: Norwich salvo a 31 punti, Sunderland con una partita da recuperare a 27. Con il Newcastle che non vince più, è corsa a due. In Bundesliga, rissa: Darmstadt 29, Hoffenheim e Werder 28, Augsburg e Eintracht 27. Tre resteranno in Bundesliga, alle altre due arrivederci e grazie. In Italia no, in Italia va diversamente. Qui la corsa salvezza è come al supermercato, un tre per due: a quaranta giorni dalla fine del campionato, Carpi e Palermo hanno un punto di vantaggio sul Frosinone – 28 contro 27 – e non sembra possano coinvolgere altre squadre. La Sampdoria è a 33, l’Udinese a 34, Empoli, Bologna, Atalanta e Torino quasi salve a 36. Anzi, il rischio è che un quarto nome arrivi di rincorsa. Il Verona è a 22 però, dopo giorni di rassegnazione, ha vinto a Bologna. Allora qualcuno ha cominciato a pensare che il calcio è strano, le partite di fine stagione di più e insomma, non si sa mai. PSICOLOGIA Le ultime sette partite diranno, adesso si può solo considerare chi ha un vantaggio. Se si chiedesse a uno psicologo, probabilmente indosserebbe il sorriso di superiorità: «Sul resto ragioniamo, ma il Palermo va in B sicuro». Ha un senso: Zamparini si è complicato la vita e Novellino ha trovato una squadra con la labirintite. Da Iachini a Ballardini, da Bosi a Tedesco, da Schelotto a Viviani, i giocatori hanno cambiato sistemi di gioco, tattiche, metodi. Carpi e Frosinone in questo stanno meglio. Castori ha vinto due partite prima della sosta e sa che può rifarlo, il Frosinone ha la forza del gruppo. Il presidente Stirpe è l’unico che ha difeso sempre il suo allenatore: i giocatori, anche nei giorni dei 2 punti in 8 partite, non hanno mai avuto la sensazione che Stellone potesse saltare. Infatti è ancora lì. Pro: la rosa è, almeno in parte, quella delle promozioni dalla Lega Pro e dalla B. Hanno già vinto delle battaglie insieme. Contro: Sammarco è fuori 20 giorni e il Frosinone ha fatto solo 5 punti in 15 partite in trasferta. Pochi. FISICO Ci sarebbe un altro pro. Frosinone-Inter di sabato è perfetta per tentare un’impresa. Il piccolo Matusa ha un cuore da stadio vero – molto più del «Braglia» dove gioca il Carpi – e un colpo grosso lancerebbe la volata. Il fiato sembra esserci: un anno fa Stellone ha vinto gli scontri diretti con Carpi e Bologna tra aprile e maggio e, nello stesso periodo, Castori ha fatto 21 punti in 8 partite. I preparatori atletici non sono cambiati: se la condizione è la stessa… L’ASSENTE Il Palermo, si sarà capito, sta peggio delle altre. C’è un’altra brutta notizia: Vazquez, domenica contro la Lazio, sarà squalificato. Problemino… Gilardino allora avrà ancora più responsabilità perché Novellino sa di dover fare punti in casa: le prossime trasferte sono contro Juve e Frosinone, una semi-impossibile, una iper-delicata. PERICOLOSITÀ Il giudizio finale all’indice di pericolosità, strumento che pesa le occasioni da gol per capire quali sono le squadre migliori. Il Carpi è leggermente favorito: nel confronto con le due rivali ha l’indice migliore da inizio stagione e il secondo indice migliore delle ultime 10 partite. In più, troverà avversarie con un indice più basso. Solo numeri, che però qualcosa vogliono dire. Solo numeri, che però non nascondono gli individui. Allora occhio agli attaccanti: Mbakogu è strategico per Castori e Dionisi ha più colpi dei compagni. E occhio anche a chi non ha ancora segnato in stagione. Tre esempi. Cofie, che non esulta da due anni. La Gumina, capocannoniere per il Palermo a Viareggio ma usato solo per 8 minuti. Gucher, l’unico austriaco che parla ciociaro. La lotta salvezza ha eroi originali”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.