Gazzetta dello Sport: “Rossi spinge Palermo: «Io tifoso, voglio la A. Ecco come vinsi a Bologna…»”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha intervistato Delio Rossi in merito ai playoff. Ecco quanto si legge:
“Delio Rossi sa come si fa. L’ex allenatore del Palermo, reduce dall’esperinza in Bulgaria con il Levski Sofia, i playoff di Serie B li ha vinti, e per di più da subentrato, proprio come spera di fare Stellone. L’esperienza di Rossi risale alla stagione 2014/15, quando a tre giornate dalla fine venne chiamato dal Bologna a sostituire Diego Lopez (altro ex Palermo). I felsinei avevano appena perso lo scontro diretto col Frosinone (guarda caso guidato da Stellone) e a Rossi non rimase che sperare nei playoff. ANALOGIE «Quando mi chiamò Corvino – ricorda il tecnico romagnolo, che col Levski si è qualificato per i preliminari di Europa League –, non ero affatto convinto di accettare. Eredita in un Bologna depresso, perché la squadra aveva mancato la promozione diretta partendo da favorita». Una situazione molto simile, quindi, a quella in cui si è trovato Stellone. «Sì, da questo punto di vista – ammette Rossi – c’è qualche similitudine, perché arrivare quarti in B, a Bologna come a Palermo, viene considerato un fallimento. Non fu facile centrare l’obiettivo. L’ambiente era deluso, i giocatori scarichi e stanchi, dopo un campionato logorante. Dal punto di vista tattico, non proposi chissà quali stravolgimenti, anche perché il tempo a disposizione era pochissimo. In quella circostanza, col mio staff lavorammo soprattutto sull’aspetto mentale, cercando di isolare la squadra da tutto e di ridare autostima ai giocatori». CAMMINO VINCENTE Rossi ottenne due pareggi e una vittoria, risultati che a fine regular season valsero al Bologna il quarto posto, proprio come il Palermo. Nei playoff gli emiliani fecero fuori con grandissima fatica l’Avellino in semifinale. Poi, due pareggi in finale col Pescara (che aveva chiuso in ottava posizione) e la festa promozione ottenuta grazie al miglior piazzamento in classifica: «Compimmo un mezzo miracolo – dice Rossi –, perché c’era sicuramente chi stava meglio di noi. Di solito, la differenza la fanno l’entusiasmo e la condizione fisica. Chi arriva ai playoff di slancio, parte avvantaggiato rispetto a chi non pensava di doverli giocare. Ma se si riesce a compattare l’ambiente e ridare serenità ai giocatori, alla fine i valori emergono. Non mi sbilancio in pronostici, perché non conosco la situazione nel dettaglio, ma farò il tifo per il Palermo. La città mi è rimasta nel cuore, perché i palermitani mi hanno rispettato sia come uomo che come professionista. Peccato non essere riusciti ad alzare quella Coppa Italia…». SLITTAMENTO Anche se dalla Bulgaria non ha potuto seguire benissimo il campionato di B, Rossi sa che i playoff hanno subìto un rinvio di una settimana e che ciò può agevolare il lavoro di Stellone. «Sì, credo che il Palermo ne abbia ricavato un vantaggio, visto che avrà modo di recuperare giocatori importanti che erano fuori per infortunio. A livello tattico e atletico, non credo che sposterà un granché. In 7 giorni non si può fare chissà quale lavoro. Nel caso del Palermo la differenza la potrebbe fare il pubblico, almeno quello che ho avuto modo di apprezzare io». A trascinare il Palermo nel girone di ritorno è stato La Gumina, palermitano puro sangue. L’eco delle sue prodezze è giunta pure in Bulgaria, ma Rossi, che di giovani se ne intende, mette tutti in guardia: «Io non caricherei La Gumina di eccessive responsabilità. Nonconosco il ragazzo di persona, ma so che ha fatto tutto il settore giovanile col Palermo e sentirà la maglia come se fosse la sua pelle, ma si tratta comunque di un giovane e potrebbe risentire delle tensioni. Secondo me, La Gumina deve cercare di vivere i playoff come se non fosse un palermitano»”.