“Rosa, nero e… Viola: i colori della speranza e della felicità. Sarà un Palermo stellestrisce, sarà un Palermo con grandi risorse: in un angolo buio del capoluogo siciliano c’è già chi incrocia le dita. L’America te la dà lui, Maurizio Zamparini, raggiante il giorno dopo la salvezza conquistata all’ultima curva del campionato. I promessi sposi, perché di un potenziale matrimonio d’interesse si tratta, si chiamano Vincent e John Viola, papà e figlio, imprenditori milionari di New York con radici nell’Italia del Sud, molto interessati a entrare in società, se non ad acquistarla per intero. Presto, molto presto l’incontro decisivo in Italia: scatta l’ora della svolta epocale. AVANTI TUTTA Zamparini cerca nuovi soci già da qualche anno. Lo sceicco Mohsen Al Hokair è stato il primo, nel 2010, ad alimentare i sogni di gloria di una città: se ne parlò a lungo, i due sono rimasti amici, ma l’operazione non decollò. Il patron ci riprova adesso e i tempi di un reale passaggio di consegne sembrano maturi: «E’ come se il Palermo fosse una neopromossa — dice Zamparini — ho provato la stessa emozione dell’ultimo salto in A del 2004. Ci sono stati anche errori miei, ma adesso è passato e ripartiamo con entusiasmo. Incontrerò nelle prossime ore un potenziale investitore americano, è questa la novità, il nostro calcio ha bisogno di nuovi contributi e deve imparare dal modello inglese. Voglio valorizzare il telaio esistente, spero di coinvolgere gli americani, e Tacopina non c’entra nulla, per un graduale passaggio di consegne: farò il presidente per altri due anni, poi lascerò la scena». AMBIZIONI USA Il numero uno rosanero ha già incontrato nelle scorse settimane a Vergiate la famiglia Viola, Vincent e il figlio John, cui il papà vorrebbe «regalare» la squadra per cui da anni simpatizza. In settimana, alla presenza di un rappresentante di una banca d’affari internazionale, è in programma un nuova riunione per discutere tempi e modalità dell’ingresso ufficiale nel club della famiglia italoamericana. «Voglio molto bene al Palermo e voglio migliorarlo con nuovi innesti di qualità per puntare di nuovo all’Europa League. Riparto da Di Marzio, che ha fatto un gran lavoro, e da Ballardini, che ha avuto meriti importanti nell’ottenimento della salvezza. Resteranno tutti i giocatori più esperti, tranne Vazquez che andrà via per esigenze di bilancio: Juve o Premier League? Più probabilmente l’Inghilterra, anche se lo vedrei bene in coppia con Higuain. Sul mio ruolo futuro vedremo, ma aver mantenuto la categoria è fondamentale». SUPER DI MARZIO I tifosi hanno vissuto una giornata di piena felicità. Un sospirone di sollievo con grandi riconoscimenti per Gianni Di Marzio, il consulente scelto da Zamparini nel momento più critico per trascinare con la sua esperienza il Palermo fuori dalle secche della zona retrocessione: «Dedico a Zamparini questa salvezza per l’amore che ha per questa squadra. Ha dato campioni a questa città. E Ballardini è stato decisivo, un vero maestro di calcio. Il mio compito adesso è finito». Ma il patron non lo lascia finire di parlare: «Usciremo dal calcio insieme io e lui, lo scelsi per Venezia, me lo consigliò il presidente del Cosenza Pagliuso, l’a.d. era Marotta. Lui non avrà ruoli ufficiali nel Palermo, ma sarà sempre il mio consulente. Mercoledì lo vedrò per cominciare ad allestire la squadra per la prossima stagione». E Ballardini, il condottiero silente di un capolavoro di gruppo, esce allo scoperto il giorno dopo: «Per me questa salvezza è stata una favola umana e tecnica, da quando sono ritornato c’è stata con tutti la sintonia giusta per centrare un’impresa. Sono pronto per ricominciare».” Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.