Gazzetta dello Sport: “Rischio B, ecco la nuova formula ‘paracadute’. Il Palermo…”

La retrocessione è una iattura, sportiva ed economica, da non augurare a nessuno. Ci sono sentimenti in gioco, c’è la tenuta dei conti in discussione. Ma da quando la Lega di A ha varato il raddoppio del paracadute per chi scende in B, portando il montepremi da 30 a 60 milioni, i sonni di chi lotta per la salvezza sono un po’ più liberi da incubi. Anzi, la scialuppa di salvataggio non solo fa venire l’orticaria ad Andrea Abodi, presidente della Leba B che teme effetti distorsivi sulla concorrenza, ma induce qualche malizioso a pensare che non sia così male retrocedere e incassare il bottino, facendo la spola a costi più bassi. MECCANISMO Per quest’anno sono stati stanziati 60 milioni di paracadute: 10 milioni per le neopromosse (Carpi e Frosinone), 15 per chi ci ha giocato in A due stagioni nelle ultime tre e 25 per chi ne ha disputate tre nelle ultime quattro (Atalanta, Palermo, Udinese e Verona). Il Verona, fanalino di coda, comincia a fare i calcoli e scopre che, se proprio dovesse retrocedere l’ipotesi più «conveniente» sarebbe quella di farlo con Carpi e Frosinone: non solo incasserebbe 25 milioni, ma se dovesse rimanere in B percepirebbe nel 2017­18 i 15 milioni di montepremi non distribuito, che spettano solo ai club che hanno militato in A almeno tre stagioni nelle ultime quattro. Se, invece, assieme al Verona retrocedesse una tra Carpi e Frosinone e una tra Palermo, Udinese e Atalanta, il paracadute si esaurirebbe completamente. Da evitare, poi, la retrocessione a braccetto con due club di vecchia militanza: i 60 milioni non basterebbero per soddisfare tutte e tre, che dovrebbero accontentarsi di 20 milioni a testa”. Questa l’analisi riportata dall’odierna edizione del quotidiano sportivo “La Gazzetta dello Sport”.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio