“Finisce in parità, il risultato che nessuno delle due voleva alla vigilia. Obiettivo vittoria per entrambe e in effetti Trapani e Como non si sono risparmiati, mettendoci animo e offrendo emozioni a iosa. Tutt’altro che dimessa la squadra di Festa, ultima ma al sesto risultato utile di fila. Segni concreti di risveglio, anche grazie alla rivoluzione di gennaio, ma il pari serve a poco per tirarsi fuori. Occorreva una vittoria e per quasi un’ora la squadra lariana ha accarezzato il sogno di centrare quel successo esterno che non arriva dalla fine di settembre (0-2 a Novara). Rabbiosa, però, la reazione del Trapani che allo scadere evita la terza sconfitta interna grazie al piede magico di Scozzarella. RIPARTENZE LETALI Partita subito vivace, col Trapani che cerca di prendere il sopravvento a centrocampo dove spesso Cristiani e Barella si ritrovano alle costole di Coronado e Scozzarella, le fonti di gioco granata. Tutt’altro che rinunciatario comunque il Como, deciso in difesa e veloce nelle ripartenze. Deve affidarsi alla bravura di Scuffet però per evitare di capitolare al 10’ per respingere una conclusione ravvicinata di Citro. E così, in una delle tante ripartenze veloci della squadra di Festa, al 27’ Pettinari in semirovesciata ribadisce in rete un cross dalla sinistra di Ganz. Poi di nuovo Scuffet (al 29’) protagonista su una conclusione di Montalto che poco prima del riposo scheggia la parte superiore della traversa su un angolo di Scozzarella. Insiste il Trapani nella ripresa, ma la squadra di Cosmi si scopre troppo e il Como la punisce al 9’ su una invenzione di Ghezzal sul cui lancio Ganz (9 reti per lui) scavalca Fulignati con un preciso pallonetto. Il Trapani trova buoni spunti sulla sinistra da Nizzetto e su un diagonale di quest’ultimo Scuffet devia ma sulla testa di Montalto che accorcia le distanze. Poi solo Trapani, tutto proteso in avanti. Rimonta completata al 43’ su punizione gioiello dal limite di Scozzarella. E Al 48’ per poco il Trapani non ribalta il risultato. Scuffet, però, si supera deviando in angolo una conclusione di De Cenco. Risultato giusto, ma nessuno esulta”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.