“Dopo l’addio, Enzo Maresca si è portato via un bel rapporto con la città e i tifosi, ma per tante ragioni domani ad Ascoli il Palermo ritrova un ex col dente avvelenato o che almeno vorrà togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Il Palermo e Maresca tornano a incrociare le proprie strade e sarà la prima volta da avversari dopo un divorzio traumatico. L’ex centrocampista oggi è il vice di Fiorin ad Ascoli solo perché ancora non è in possesso del patentino per allenare in B, ma di fatto è lui l’allenatore. E domani torna ad affrontare dalla panchina quella che per 2 anni e mezzo è stata la sua squadra ritrovando, da avversari, pure alcuni giocatori che sono stati suoi compagni e protagonisti di una promozione e 2 salvezze. Di certo questa sfida per Maresca avrà il sapore della rivincita. Perché se da un lato è stato stimato e apprezzato da tutto l’ambiente, dall’altro la sua avventura in rosanero è segnata da un rapporto con Zamparini che si è logorato nel tempo.
FUORI ROSA Iachini lo vuole a gennaio 2014 in B per dare al Palermo quelle geometrie a centrocampo che mancavano a un gruppo fortissimo. Arriva la promozione, e l’anno successivo Maresca gioca mezzo campionato in A (19 partite), meritandosi il rinnovo. Nel secondo anno di A, però, l’idillio si rompe e Maresca è già un separato in casa durante il ritiro estivo. Il motivo è semplice: il presidente non lo vuole più in campo, per valorizzare i giovani. Iachini, però, non dimentica uno dei suoi pupilli, ma quando il tecnico viene esonerato per Maresca non ci sono più parafulmini. Nel dicembre 2015, dopo la sconfitta in Coppa Italia con l’Alessandria, squadra di Lega pro, arriva il ditkat di Zamparini al nuovo allenatore Ballardini: fuori rosa Maresca, Rigoni e Daprelà. Gli ultimi 2 riescono a trovare sistemazione a gennaio, Maresca resta fino a fine stagione.
GOL SALVEZZA Il colpo di scena arriva nella fase finale del campionato, quando il Palermo è in bilico tra la salvezza e la retrocessione e c’è bisogno dell’apporto di senatori come Maresca e Gilardino. Il regista torna a giocare le ultime gare, dando una spinta fondamentale e segnando all’ultima giornata col Verona l’unico gol in rosanero. Un gol che pesa come un macigno e che vale la salvezza. L’addio per lui e altri «anziani» come Sorrentino e Gilardino è tra gli applausi della gente del Barbera. Maresca ricambia l’affetto su Twitter, ricordando quanto lui e la sua famiglia siano innamorati di Palermo e di quanto sia stata importante, perché in questa città è nata sua figlia Sara. Un messaggio per ringraziare allenatori e compagni, tralasciando (e non è certo una dimenticanza) i nomi di Zamparini e Ballardini”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.