“Il nome è lo stesso, Igor, è probabilmente ricorderà il dottor Frankenstein o il Conte Dracula ai frequentatori del Curi. Infatti, ai tifosi del Perugia, Coronado provoca incubi ogni qualvolta lo intravedono. Era successo lo scorso 22 febbraio con la rete che aprì al Trapani la strada della vittoria (02), lo è stato domenica siglando la rete del pari qualche istante dopo che il Perugia era passato in vantaggio. In realtà Igor Coronado è la carta, spesso vincente, che Serse Cosmi tira fuori per sparigliare e illuminare le partite, sia impiegandolo come trequartista, sia come mezzala o da seconda punta. Il guaio è che fino adesso questa carta l’ha potuta tirare fuori solo per 4 partite e mezza, così come è stato per Citro, Petkovic, Scozzarella e qualche altro, con conseguenze nefaste su morale e classifica generale. VERVE BRASILIANA Adesso il «conte» Igor è tornato, e riprenderà a mettere paura agli avversari, con gol e assist. «Non sono al top fisicamente, è appena una settimana che sono tornato ad allenarmi con la squadra – dice il piccolo brasiliano –. C’è però tanta voglia di far bene, non solo in me ma in tutti noi. In questo periodo c’è mancata un po’ di fiducia ma stiamo cercando di lavorare anche su quello. Fino ad ora ci è girato tutto male ma sono sicuro che basta qualcosina in più, ma il Trapani è vivo». RABBIA E REAZIONE Quello che Serse Cosmi ha intravisto negli otto minuti intercorsi tra il gol di Coronado e il fischio finale: quello che non si è accontentato di aver agguantato il pari e che, sorretto anche da una buona condizione atletica, ha cercato con caparbietà il risultato pieno: «Pareggiare a Perugia dopo essere andati sotto a pochi minuti dal termine non era facile – sottolinea Coronado –. Invece la squadra ha avuto un atteggiamento bello ed ha lottato fino al 90’. Se la partita fosse durata altri 5’ poteva scapparci il colpaccio». Il pari di Perugia muove di poco la classifica ma può costituire la chiave di volta nel campionatodel Trapani: «Per ogni situazione difficile c’è una chiave – aveva detto Cosmi alla vigilia –. Ci vuole capacità, esperienza, a volte fortuna. Spero di avere fortuna e capacità di trovare questa chiave». Che l’abbia trovata nel suo ex stadio? Gli innesti a sorpresa di Figliomeni, Colombatto, Canotto e il ricorso al doppio regista (Scozzarella-Colombatto) i segnali indicativi. Intanto, ha ritrovato Coronado, ed è già qualcosa”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.