L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Reggina e su una nuova penalizzazione che potrebbe presto arrivare.
Il -3 ha fatto scivolare la squadra di Inzaghi all’ottavo posto, l’ultimo utile per i playoff. Gli inseguitori sono a tiro e ci credono di più. Non ci fosse stata la questione giudiziaria, la qualificazione non sarebbe stata in dubbio. Adesso se la penalizzazione dovesse aumentare (è imminente un secondo doppio deferimento per la scadenza del 16 marzo, identico a quelli del 16 febbraio che hanno portato alla condanna) la classifica subirà conseguenze ancora più gravi.
Ma ci sono anche i ricorsi per provare ad annullare tutto. Chissà. E poi c’è il futuro. Ancora non si ha notizia (ne erano attese nei giorni scorsi) dal Tribunale di Reggio Calabria riguardo la richiesta di concordato della società, con un piano di continuità aziendale che garantisca il proseguimento dell’attività nel lungo periodo. Un atto necessario per iscriversi al prossimo campionato, quando la Reggina probabilmente incorrerà nei recenti provvedimenti Figc (vedi il blocco del mercato per due anni, oltre a tutto il resto) introdotti per quei club che ricorrono agli strumenti della crisi d’impresa.
Insomma, meglio pensare al presente, a una sfida contro il Brescia da affrontare in un ambiente freddino (poco più di 2 mila biglietti in prevendita, oltre ai 4.130 abbonati) e con la squadra al completo, confermando il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2 che ha consentito a Inzaghi di ritrovare una maggior solidità difensiva. Obiettivo riprendere quei tre punti e blindare i playoff. Poi si vedrà.