Gazzetta dello Sport: “Ranocchia e Strefezza fanno la differenza. Il pagellone della B dopo ventitré giornate di campionato”
L’edizione online de “La Gazzetta dello Sport” ha pubblicato i voti alle squadre di B dopo la 23^ giornata di campionato. Voto 8.50 al Palermo e in particolar modo a Segre con menzione anche a Filippo Ranocchia.
Ecco le pagelle della serie B dopo ventitré giornate di campionato. Protagonisti, gol ed episodi dell’ultimo turno.
9 I frutti immediati del mercato
Le valutazioni andranno fatte sul medio termine, ma il mercato di gennaio deve portare benefici immediati e quindi può già sorridere chi li ha ottenuti. I circa cinque milioni spesi dal Como per riportare in B il talento di Strefezza si sono già tradotti nei tre punti di Terni, conquistati grazie al gol e alle giocate da leader tecnico del brasiliano. Indimenticabile per Filippo Ranocchia l’esultanza all’esordio con la maglia del Palermo (e può anche far passare Corini al 4-2-3-1). Positivo anche l’impatto di Jagiello nello Spezia – il polacco è l’usato sicuro, a questi livelli -, mentre sa di possibile rinascita per Agustin Alvarez (riemerso da un lungo infortunio) il primo centro con la maglia della altalenante Samp. Nuovi acquisti che funzionano, per ora.
8,5 Segre manda in quota il Palermo
Quarta vittoria consecutiva in casa e anche quarto posto alla portata, visto che il Venezia ha solo due punti in più (e la A diretta è più su di cinque gradini). Il Palermo – con la spinta del mercato, ha esordito anche Diakitè – sta prendendo quota e ritrovando certezze, visto che nel 3-0 sul Bari la porta di Pigliacelli è rimasta chiusa per la prima volta dopo 10 giornate. E continua ad autoalimentarsi l’impressionante dato dei gol di testa, quelli che torneranno utili quando magari ci sarà da sbloccare partite sporche: sono stati segnati per vie aeree 15 dei 40 gol rosanero, di cui sei a firma di Jacopo Segre che si sta scoprendo specialista. L’ex Torino ha segnato di testa sei dei suoi sette gol in campionato, due in più di quante ne aveva segnate con lo stesso gesto tecnico in tutte le sue precedenti stagioni di Serie B.
7 Feralpisalò, cuore da salvezza
Mentre il rinnovatissimo Lecco un’identità deve (in fretta) costruirsela, lì nelle sabbie mobili sembrano averla trovata lo Spezia – che ha qualità superiori alle concorrenti – ma anche la Feralpisalò, che qualche mese fa davamo tendenzialmente per spacciata ma invece è lì a sgomitare con voglia e idee. Sette punti nelle ultime tre partite per la banda di Zaffaroni (meglio ha fatto solo la Cremonese), ma soprattutto uno spirito da combattimento che nella bagarre di primavera potrà avere il suo peso. Senza gli occhi della tigre, infatti, non si pareggia a Reggio Emilia in nove contro undici (nella giornata in cui archiviamo anche il pari, in dieci, del Pisa a Cosenza). Resta a margine il presunto episodio di razzismo da campo (da condannare, in linea generale) che ha portato alla reazione e all’espulsione di Butic: in attesa di eventuali mosse della Procura Figc, i presidenti Salerno e Pasini si sono sentiti per abbassare i toni in nome della stima che li lega e di quella tra i club.
4,5 Rodriguez, no colpi di tacco per salvarsi
“Abbiamo perso gol su una palla persa sanguinosa”. Tutto giusto, nell’analisi di Fabrizio Castori. Un leziosismo senza senso di Pablo Rodriguez – controllo di tacco, fallito, nella metà campo difensiva – è costato all’Ascoli l’azione del secondo e definitivo vantaggio del Sudtirol a un quarto d’ora dalla fine. Momenti di superficialità inopportuni quando si lotta per la sopravvivenza, specie nel cuore del girone di ritorno. Il gol di Andrea Masiello ha scavato così il primo piccolo solco (5 punti) tra chi oggi sarebbe salvo e chi deve risalire la corrente (cinque squadre in tre punti, dallo stesso Ascoli al Lecco).