L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato il ritorno in campo di Rajkovic attraverso le parole del diretto interessato. Ecco quanto si legge:
“E’ rientrato nel momento più difficile per la squadra, ma almeno lui ha visto la luce in fondo at tunnel. Slobodan Rajkovic è pronto a dare il suo contributo al reparto arretrato del Palermo. A Perugia è tornato a giocare una panita dopo 468 gionti dalla sua ultima apparizione in rosanero: la gara con il Milan del 6 novembre 2016. Un calvario di oltre un anno, a causa di un ginocchio che ha fatto crac e per il quale sono stati necessari due interventi. Il dubbio che potesse interrompere la sua carriera lo aveva sfiorato, il lungo recupero aveva creato degli interrogativi, la sua perseveranza e i fatti hanno dimostrato che il serbo può ancora dire la sua. Al Curi è rimasto in campo per 72′ minuti, guarda caso fino a quel momento la squadra non aveva subito gol. ORA CI SONO Sarà stata anche una coincidenza, ma di sicuro e un punto dal quale ripartire in chiave Pro Vercelli. «Per me e stata un’emozione incredible, soprattutto perche dopo tanto tempo ho potuto aiutare la squadra – ha detto il serbo al sito ufficiale del Palermo -. Era un’emozione grande perché ora so che posso continuare a giocare a calcio. Devo dire grazie alla mia famiglia che fuori dal campo mi ha aiutato molto, ma anche agli amici, lo staff tecnico e medico, che mi hanno dato molto. Non voglio dimenticare nessuno di quelli che mi hanno aiutato». Tomato a respirare il profumo dell’erba, vuole essere protagonista per menere anche la sua firma sulla promozione. «Sto bene, mi mancano minuti nelle gambe. Il mio obiettivo è quello della squadra, tornare in A. A livello personale, invece, è di giocare il meglio possibile e quanto più possibile». […]”.