“Gonzalo Higuain è arrivato a Castelvolturno nel primo pomeriggio, dopo aver trascorso la notte di domenica e la giornata di lunedì a Madrid, insieme a Lara, la sua fidanzata. Al centro sportivo è arrivato in macchina con Valdifiori, per la ripresa degli allenamenti. S’è presentato nello spogliatoio con lo sguardo incupito ed il morale a pezzi dopo aver avuto la conferma delle 4 giornate di squalifica. Ci hanno provato, i compagni, a confortarlo, a restituirgli il sorriso, ma il pomeriggio di Udine, non l’ha ancora metabolizzato. TROPPO STRESS Ma cosa può aver provocato una reazione al limite dell’isterismo? Higuain era appena rientrato dal Sudamerica, dove aveva partecipato alle due gare di qualificazione per il prossimo Mondiale, con la sua Argentina ed è dovuto ritornare subito in campo in un’altra partita delicata: contro l’Udinese, il Napoli avrebbe avuto bisogno dei tre punti per non perdere contatto dalla Juventus capolista. Sin dalle prime battute s’è capito che l’avversario era più in palla, più determinato. Di contro, il solo Pipita era parso voglioso di combattere, di vincerla la partita, mentre tutti gli altri suoi compagni erano sembrati stanchi e privi di mordente. E sarà stata l’ulteriore responsabilità a caricarlo ancora di più, già in precedenza aveva accompagnato con gesti di stizza alcune giocate di Insigne e Hamsik, quest’ultimo deludente oltre misura. RICORSO Il silenzio della società, dopo la sentenza di Tosel, è stato inquietante, De Laurentiis è alle Maldive (da dove ha parlato telefonicamente con l’avvocato Grassani), mentre il d.s. Cristiano Giuntoli non ha il potere per intervenire: a lui spettano soltanto le questioni di mercato. Per tutto il resto, c’è solo la voce del padrone. REAZIONI Già lunedì, dopo la nostra anticipazione sul provvedimento del giudice sportivo, la protesta s’era subito elevata in città. Ieri si è estesa a macchia d’olio: gli attacchi alle istituzioni calcistiche sono stati compatti, i social network sono stati inondati di messaggi di protesta, di offese, in tanti hanno deciso di disdire gli abbonamenti alle pay tv, ritenendole di parte e di adottare due pesi e due misure nel giudicare gli episodi di Napoli e Juve: solo un’anteprima della protesta che ci sarà domenica, al San Paolo”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.