“Vista con i numeri: una valanga di gol (233,41 più del torneo scorso), pochissimi pareggi (28, 8 in meno rispetto a unanno fa). Vista dall’esperto, ossia Beppe Iachini (4 promozioni in Serie A): «Manca la lepre, la squadra che prende il largo. E mancano le squadre scarse. Tutte più o meno si stanno assestando e alternano alti e bassi». DISTACCHI Insomma, che sia un punto di vista scientifico o tecnico, la realtà della B è sorprendente. Una classifica così corta non si è mai vista, almeno da dieci anni a questa parte (prima era un altro calcio…). Oggi il distacco dal primo all’ultimo posto è di 7 punti: un anno fa erano 13 (Cittadella primo a1 8, Trapani ultimo a 5), dieci anni fa 17 (Brescia 20, Avellino 3) e la classifica più corta – prima di questa – risale al 2014-15 con un distacco di 9 punti (Frosinone 15, Crotone 6). Oggi invece, oltre alla differenza di punti, colpisce anche l’affollamento sia in vetta (Empoli, Palermo e Frosinone a quota 14) che in coda (Ternana, Foggia e Cesena a 7). […]. BILANCIO E quindi? I numeri giustificano questa classifica fino a un certo punto, la chiave di lettura di Iachini chiarisce le idee. Ma non solo. Va anche detto che avere 22 squadre che partono più o meno alla pari economicamente – al netto dei paracadute, che però coprono monti ingaggi più corposi contribuisce ad avere un livellamento tecnico, tanto è vero che ogni settimana abbiamo sempre 11 partite da tripla. E anche sul piano progettuale sembrano tutte squadre costruite con logica esaggezza. «Ma tra 5-6 giornate la situazione cambierà, i valori emergeranno e la classifica prenderà una chiara fisionomia. Come sempre, anche se con distacchi più ridotti del solito». Giusto, Iachini. Ma intanto questa Serie B non è per niente male. Se continuasse così, non ci dispiacerebbe proprio”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.