Gazzetta dello Sport: “Quando Lazaar va a segno il Palermo vince sempre, è l’arma in più di Schelotto”
“I gol semplici non fanno per lui. Nelle sue scorribande sulla sinistra spesso taglia verso il centro e prova a stupire con una prodezza balistica dalla distanza. Ci prova sempre Achraf Lazaar, anche quando, magari, sarebbe più utile crossare. Ma se la magia riesce sono sempre dolori per gli avversari. Perché se segna lui è sicuro che il Palermo vince. Finora è andata sempre così. L’ultimo esempio con l’Udinese. Il marocchino ha trovato l’angolino dalla distanza per il 3-0 e i rosanero alla fine hanno dilagato col 4-1. Una tendenza che si porta dietro fin dai tempi del Varese. Il suo unico gol con i lombardi coincise con una vittoria in Coppa Italia contro il Ponte San Pietro. TALISMANO A Palermo la musica non è cambiata. La sua prima rete arriva la scorsa stagione al Barbera, nell’importate vittoria per 3-1 sul Napoli. La porta è sempre la stessa di domenica, la zona, più o meno, uguale, e se domenica una deviazione ha beffato Karnezis, l’anno scorso fu Rafael a battezzare in modo errato la traiettoria del marocchino. A Lazaar evidentemente il bianconero piace, perché lo scorso campionato tirò fuori dal cilindro un eurogol al Friuli. In quell’occasione nessun errore avversario, Achraf si è inventato un tiro che si è spento sotto il sette. In porta c’era sempre Karnezis che adesso, dopo il gol di domenica, avrà gli incubi ogni volta che lo affronterà. L’altro dato curioso è che quando va a segno Lazaar il Palermo non solo vince, ma lo fa anche con almeno tre gol (3-1 al Napoli e all’Udinese la scorsa stagione e 4-1 ai friulani domenica). DA IACHINI A SCHELOTTO Il suo è un sinistro velenoso che quando è nelle condizioni di mirare la porta fa male. Velenoso, ma che va disciplinato, quando Lazaar si fa prendere troppo dalla voglia di risolvere da solo le partite. Iachini ha lavorato molto sull’esterno marocchino dosandone l’esuberanza e plasmando le sue doti al servizio della squadra. Schelotto non è rimasto insensibile alle doti balistiche dell’esterno. PROVACI Gli è bastata la prima settimana di lavoro per accorgersi delle sue qualità sui tiri da fuori e lo ha esortato a provare tiro con maggiore frequenza, come ammesso dallo stesso giocatore al termine della gara con l’Udinese. E l’esortazione del tecnico argentino è suonata come un’iniezione di fiducia per il giocatore di Casablanca che alla prima occasione ha affondato il colpo con successo. D’altronde, per uno come Schelotto che nella sua decennale esperienza da centrocampista del Boca Juniors ha segnato decine di gol, l’apporto in termini realizzativi della metà campo è fondamentale. Soprattutto da parte di un esterno come Lazaar che grazie alla vocazione offensiva del nuovo allenatore avrà la possibilità di affinare la sua predisposizione da goleador. Il tecnico prevede una difesa abbastanza bloccata, ma con un esterno così propenso alla fase offensiva asseconderà sicuramente le inclinazioni di Lazaar regolandolo, al tempo stesso, nella fase di non possesso e di copertura”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”